Il Consiglio dei Ministri ha dato via libera, in esame preliminare, a un decreto legislativo che recepisce il Regolamento europeo 2023/2411, il primo a tutelare le indicazioni geografiche non solo per i prodotti agricoli, ma anche per quelli artigianali e industriali. La misura, proposta dai Ministri Tommaso Foti e Adolfo Urso, mira a creare un sistema di protezione uniforme a livello europeo, superando la frammentazione normativa finora presente, dove molti Paesi membri facevano affidamento solo su marchi o norme sulla concorrenza sleale.
Con il nuovo quadro, eccellenze come il vetro di Murano, le ceramiche di Caltagirone, i gioielli e i prodotti tessili potranno essere riconosciute ufficialmente come originarie di specifici territori, beneficiando di una protezione analoga a quella già prevista per i prodotti alimentari a Indicazione Geografica Protetta (IGP). Ogni richiesta di registrazione dovrà includere un disciplinare che specifichi le caratteristiche del prodotto e le fasi di produzione legate al territorio di origine, garantendo autenticità e tracciabilità.
Il regolamento stabilisce che l’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, gestirà le procedure di registrazione a livello comunitario, mentre gli Stati membri designano autorità di controllo per verificare il rispetto dei disciplinari e applicare eventuali sanzioni. L’obiettivo è assicurare che solo i prodotti effettivamente legati al territorio possano usare l’indicazione geografica, proteggendo i consumatori e incentivando le imprese locali.
La normativa europea entra in vigore immediatamente, ma le domande di IGP per i prodotti non agricoli potranno essere presentate a partire dal 1° dicembre 2025. L’Italia, attraverso questo decreto legislativo, adegua la propria legislazione e si prepara a valorizzare l’eccellenza artigianale, tutelando la tradizione e la qualità delle produzioni made in Italy.
Fonte: Consiglio dei Ministri