Firmato un nuovo accordo per mettere a disposizione delle piccole e medie aziende del Paese 3,5 miliardi di euro. L’intesa è stata sottoscritta dalla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito centrale, per conto del Ministero dello Sviluppo economico, che gestisce il Fondo di garanzia per le Pmi. Il Fei, da parte sua, ha rilasciato una controgaranzia per la concessione di 3,5 miliardi di euro di finanziamenti alle Pmi italiane nei prossimi due anni. Di questi fondi, a cui altrimenti non avrebbero accesso, dovrebbero usufruire 55.000 piccole aziende. Il vicepresidente della Commissione europea nonchè responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen ha dichiarato: “L’Italia continua ad avvalersi delle opportunità offerte dal Fei. Facilitare l’accesso ai finanziamenti di cui le Pmi hanno bisogno per espandersi costituisce un pilastro fondamentale del Piano di investimenti e della nostra strategia per sostenere l’occupazione, stimolando la crescita. Questo accordo odierno consentirà di sbloccare ulteriori 3,5 miliardi di euro per migliaia di piccole e medie imprese italiane”.
Il direttore generale per gli Incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo economico, Carlo Sappino ha dichiarato: “Siamo lieti che il Fei e il Fondo di Garanzia per le Pmi proseguano questa proficua collaborazione nell’ambito del programma Cosme alla luce dei risultati significativi ottenuti nel precedente periodo. Questo secondo accordo sottolinea l’impegno del governo italiano a sostenere l’accesso ai finanziamenti da parte delle Pmi, che sono la spina dorsale della nostra economia”. Il Fondo europeo per gli investimenti fa parte del Gruppo Banca europea per gli investimenti. Il compito del Fondo europeo per gli investimenti è quello di sostenere le microimprese e le Pmi europee, facilitandone l’accesso ai finanziamenti. Il Fei elabora e sviluppa strumenti di capitale di rischio e di capitale di crescita, strumenti di garanzia e di microfinanza destinati specificamente a questo segmento di mercato. In questo ruolo vengono promossi gli obiettivi dell’Ue nei campi dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo, dell’imprenditorialità, della crescita e dell’occupazione.