Questa domenica a Torino va in scena la partita numero 191 della storia tra Torino e Juventus. Una partita dal sapore particolare quella derby della Mole, come del resto accade in tutte le stracittadine. Quella di Torino è caratterizzata dalla presenza di due mondi completamene diversi: da una parte i bianconeri della Juventus, simbolo del potere industriale italiano, quello della Fiat, degli Agnelli e dei Savoia; dall’altra i granata del Torino, simbolo del “popolino” e del proletariato, che vivono con la spada di Damocle della tragedia di Superga quando morirono i giocatori del “Grande Torino” in un incidente aereo. Un Torino immenso capace di vincere quattro scudetti di fila e di riempire, quasi interamente, la squadra della nazionale italiana. Già da qui si capisce che vi è qualcosa di particolare attorno a questo derby.
Un derby che negli ultimi venti anni, in realtà, ha accentuato il dominio bianconero, sempre a combattere per gli obiettivi più alti in campo nazionale ed internazionale, e con un Toro alle prese dei bassifondi della classifica. I numeri dicono che nelle 191 partite, fin qui disputate, 81 sono dei bianconeri e 56 dei granata, con 54 pareggi. La stracittadina torinese è anche la più titolata d’Italia: 39 scudetti contro i 5 della Capitale fanno capire cosa è la storia di questo match.
Quest’oggi, invece, il Torino di Umberto Cairo ha investito molto e la sfida si riaccende con delle speranze in più, anche se la Juventus rimane sempre la favorita con una squadra di livello altissimo grazie a Dybala e Higuain. Queste speranze nascono dalla presenza di giocatori di livello, tra tutti il “gallo” Belotti, che fanno sognare un’intera città visto che a Torino vi sono più supporter granata che bianconeri. Tifosi granata che sperano di tornare ai fasti del Torino degli anni 70, mentre i supporter bianconeri vogliono confermare il proprio incontrastato dominio.
C’è da aggiungere che il Torino pochi giorni fa, il 3 dicembre, ha festeggiato i suoi 110 anni dalla nascita. Una storia incredibile che meriterebbe di essere menzionata con un capitolo a parte.
Quest’anno la sfida vedrà, per la prima volta, la presenza di un Sindaco di Torino donna, Chiara Appendino, che è una super tifosa juventina e quindi vivrà con un sapore particolare la sfida. Dall’altra sponda il Torino potrà contare sulla presenza del deputato irlandese Mick Wallace, un super tifoso capace di presentarsi, nel 2013, in Parlamento con la maglia granata.
Una sfida con queste premesse non può non essere considerata magica. Tutto questo contorno genera una sana rivalità che fa bene al calcio, quello sano che non vive di tafferugli ma di sana goliardia e rivalità, nel rispetto dell’altro mantenendo la propria tipicità ed identità.