La Commissione Europea ha presentato un pacchetto di semplificazione digitale che punta a rendere più snelli e accessibili i principali strumenti normativi dell’Ue in materia di intelligenza artificiale, cybersicurezza e gestione dei dati. Il cuore dell’iniziativa è un “omnibus digitale” che interviene su regole considerate troppo complesse, anche alla luce delle critiche emerse nel rapporto Draghi, e su cui Bruxelles stima di poter ottenere risparmi fino a 5 miliardi di euro in costi amministrativi entro il 2029.
Il pacchetto prevede inoltre l’introduzione dei portafogli aziendali europei: identità digitali uniche che consentiranno alle imprese di operare nei diversi Stati membri senza dover ripetere procedure e verifiche. Secondo la Commissione, questa innovazione potrebbe far risparmiare al sistema produttivo fino a 150 miliardi di euro l’anno grazie alla riduzione della burocrazia e alla maggiore fluidità degli scambi di dati.
Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva con delega alla sovranità digitale, spiega che il programma mira a favorire l’innovazione aumentando la disponibilità di dati di alta qualità, tramite data labs, dati sintetici e gli spazi comuni europei per i dati. Al tempo stesso, si punta a rafforzare l’approccio europeo ai flussi internazionali di dati, garantendo un migliore accesso alle informazioni senza compromettere la tutela delle esigenze sensibili dell’Ue.
Tra le misure presentate figurano anche interventi sull’AI Act: Bruxelles non intende allentare la normativa, ma modulare l’entrata in vigore delle parti più delicate per consentire la definizione di standard e linee guida prima dell’applicazione delle regole sul rischio elevato. Sul fronte della cybersicurezza, la Commissione propone un punto di accesso unico per le segnalazioni degli incidenti, così da evitare che le aziende debbano ripetere gli stessi adempimenti presso diverse autorità.
La semplificazione riguarda anche il quadro dei dati: quattro diverse norme verranno accorpate in un unico Data Act, con esenzioni specifiche per Pmi e società a media capitalizzazione. Previsti inoltre emendamenti mirati al Gdpr per adeguarlo all’evoluzione tecnologica e favorire lo sviluppo di sistemi di Ia in un contesto normativo chiaro, anche attraverso sandbox europee per testare le applicazioni.
Il pacchetto tocca infine un aspetto molto concreto per i cittadini: la gestione dei cookie. La Commissione vuole ridurre la necessità di clic ripetuti e introdurre controlli centralizzati che permettano di accettare o rifiutare i cookie con un solo gesto, mantenendo il controllo sulle proprie preferenze.
Bruxelles considera questo solo un primo passo: contestualmente al lancio delle misure, è stata aperta una consultazione per una revisione complessiva del quadro digitale europeo, con l’obiettivo di verificarne l’impatto sulla competitività dell’Unione.