Alla data del 4 settembre sono 185 i comuni che hanno previsto lo spostamento di 520 sezioni elettorali in immobili diversi dagli edifici scolastici in occasione delle consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre.
Lo hanno comunicato prefetture e commissariati di Governo a seguito della ricognizione avviata nei mesi scorsi per individuare soluzioni organizzative in grado di limitare le conseguenze sullo svolgimento dell’attività delle scuole, che riprenderanno il prossimo 14 settembre, dopo la lunga sospensione per l’emergenza Covid-19.
Ed al fine di individuare misure per evitare di interferire con l’attività didattica, il Viminale ha istituito un apposito gruppo di lavoro con il fine di incrementare il numero dei seggi extrascolastici in vista delle prossime elezioni del 2021.
In base ai dati pubblicati su Eligendo, sito dei Servizi Elettorali, alla data del 2 settembre sono 51.559.898 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.590.081 quelli per le elezioni regionali, che interessano 6 regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta).
Per le elezioni amministrative saranno chiamati al voto gli elettori di 1.179 comuni italiani, per un totale di 6.849.493 persone.
Sul totale dei comuni interessati, 609 appartengono a regioni a statuto ordinario, 570 a regioni a statuto speciale. Di questi ultimi, quelli della Valle d’Aosta, del Friuli-Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige andranno alle urne il 20 e 21 settembre prossimi, insieme ai comuni delle regioni a statuto ordinario, mentre quelli di Sicilia e Sardegna voteranno rispettivamente il 5 e 6 ottobre e il 25 e 26 ottobre.