“Nell’utilizzo degli ecobonus sono state fatte cose importanti. Siamo però intervenuti come paese principalmente sulle villette singole, sui singoli appartamenti. Dove non si è fatto quasi nulla sono i grandi condomini e spesso i grandi condomini anni 50, 60 e 70 delle periferie costruiti come si costruiva allora quindi magari con scarsa attenzione a tutte le tematiche energetiche”. Lo ha affermato Federico Testa, economista, presidente dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile, facendo il punto su temi di strettissima attualità dopo il vertice a Palazzo Chigi sul tema Casa Italia, legato anche alle problematiche emerse sul fronte abitativo dopo il grave sisma che ha colpito l’Italia centrale.
Secondo Testa, “l’idea potrebbe essere questa: non si tratta più di detrazioni di imposta, diventano cedibili, l’intervento viene finanziato da un fondo che può essere pubblico ma anche pubblico/privato, che anticipa e recupera il 65% degli incentivi che può essere girato ai condomini e dunque diventa un fondo che fa un investimento già garantito al 65% dallo Stato. Il restante può essere recuperato con i risparmi delle bollette. Con interventi importanti sull’efficienza si può risparmiare anche il 50% di quelli che sono i consumi. Se la spesa media di un appartamento in un condominio al nord Italia è di 1800 euro all’anno, se ne risparmiano 900. E se c’è da recuperare 5000 euro in 5 anni si recuperano. L’efficienza energetica ha questa valenza importantissima – ha aggiunto – c’è la possibilità di rafforzare e consolidare filiere industriali italiane, quindi imprese che danno lavoro e reddito italiane, e quindi contribuire in maniera significativa alla ripresa del paese. Non siamo debitori verso altri paesi, si può fare tutto in Italia e questo ha una ricaduta incredibile. Anche rispetto a Casa Italia, il tema è costruiamo un meccanismo per lavorare nel futuro, affinchè le cose non succedano. Quello che ho detto prima sui condomini si può applicare anche al tema dell’antisismico. Se si fa un intervento di efficienza energetica in un edificio si spende 100, poi si fa antisismica spendendo altri 100. Se si fanno insieme si spende 130. Quindi si ha un risparmio, solo lavorando in un’ottica più integrata. E l’efficienza energetica produce poi flussi di reddito. Risolvendo anche il problema delle risorse”.