La digitalizzazione non è soltanto sinonimo di progresso e innovazione, ma comporta anche rischi per la tenuta psicologica delle persone, soprattutto dei minori. Può, dunque tramutarsi in incubo. Il digital nightmare. Non a caso, Telefono Azzurro ha rilasciato un report che sottolinea un pericoloso aumento, concomitante al crescente utilizzo tecnologico cui la pandemia ha costretto i minori in questi mesi, di abusi online e di sofferenze della salute mentale indotte da fenomeni di cyberbullismo. Il 30,5% degli utenti delle linee di ascolto e consulenza messe a disposizione da Telefono Azzurro riferisce di aver provato gravi malesseri con sfoghi aggressivi.
Il problema evidenzia come sia necessario educare i giovani a non sottovalutare i pericoli che si annidano in rete, fornendo loro gli strumenti per riconoscere i segnali rivelatori e disinnescare situazioni difficili: la rete infatti amplifica gli effetti delle aggressioni a causa della potenziale maggiore visibilità indotta con conseguenze spesso devastanti per le vittime. Sulla base dell’analisi condotta da Telefono Azzurro, il campione di 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni, rivela che il 68% di loro dichiara di aver assistito a episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61% con episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei nel 42,23% dei casi.Il 60% del campione dichiara di non sentirsi al sicuro online i indicando, tra i rischi maggiori, il cyberbullismo nel 66,34% dei casi.
Fonte: Telefono Azzurro