TORINO – “Il Mezzogiorno deve risolvere un problema culturale. La criminalità organizzata ha condizionato la vita delle persone e in tal senso, la cultura della legalità è fondamentale, a partire dalle scuole, nelle quali bisogna spiegare la straordinarietà del nostro territorio di cui bisogna avere cura partendo dal rispetto delle regole e appunto della legalità” Così Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano rispondendo ad Antonio Preziosi, direttore TG2 nel panel “Facciamo…per Cesare che sa che Un Paese ci vuole”. Dello stesso avviso la Daniela Falconi, sindaco di Fonni che ha sottolineato l’importanza della scuola. Dove c’è un bambino ci deve essere una scuola. Una scuola con nuovi modelli di educativi affinché i ragazzi diventino cittadini europei indipendentemente da dove vivono.
I due sindaci, “rappresentanti” ognuno con le proprie peculiarità delle Aree interne hanno poi dialogato di infrastrutture, turismo, investimenti per sviluppare il territorio in senso più ampio cosicché si possa migliorare l’offerta di questi territori. Guido Castelli, Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 dal canto suo ha parlato di ricostruire superando la crisi demografica che interessa tutto il territorio nazionale a prescindere da piccoli e grandi comuni e che ha definito “ospite inquietante” di tutti i sindaci. Per questo, “Come commissario – ha proseguito – abbiamo tentato di elaborare una strategia propositiva per le aree interne mossi dalla consapevolezza che bisogna ricostruire innovando, vivere nell’entroterra non deve essere motivo di limitazione”.
Sempre in tema di aree interne, Roberto Pella, sindaco di Valdengo, ha sottolineato l’importanza di guardare al futuro con politiche adeguate che devono, però, tener conto di chi vive questi luoghi, partendo dagli anziani che “rappresentano un punto di sopravvivenza di questi territori. Come dice sempre il Presidente Mattarella l’ossatura del Paese viene dalle aree interne. E’ qui che i cittadini conoscono il sindaco e tutto questo fa sì che si vive un contesto di socializzazione molto forte. Guardare al futuro non dimenticando al passato dove i nostri anziani hanno dato tanto. Anziani che quotidianamente sostengono le nostre famiglie per questo idea di Monsignor Paglia con la legge 33 va nella direzione giusta che mette al centro gli anziani facendoli sentire protagonisti”.
nfine, Monsignor Vincenzo Paglia, proprio su questo ha evidenziato l’importanza della Legge 33 con la quale “vorremmo realizzare il sogno che l’intera società si prenda cura di tutti a partire dagli anziani. “Più salute e meno spesa – ha detto Mon. Paglia -. Più serenità e meno dispersione di risorse. Serve una assistenza che arrivi a tutti, nessuno escluso”.
Fonte: Anci