Si va verso la sospensione dell’obbligo della contabilità economico finanziaria per i Comuni sotto i 5mila abitanti. È quanto è stato deciso ieri mattina a Roma nella Conferenza Stato-Città: il Governo, con il viceministro Laura Castelli, ha accolto la richiesta dell’Anci.
Una presa di posizione molto attesa dalle amministrazioni locali: sul punto l’Anci aveva più volte sollecitato la sospensione dell’adempimento, richiesto per la prima volta ai piccoli enti che sono tenuti a rispettare il termine del 30 aprile con il rischio di pesanti sanzioni in caso di documentazione incompleta. “Siamo soddisfatti per l’accoglimento in conferenza Stato-città della richiesta Anci di sospendere l’obbligo della contabilità economico finanziaria per i piccoli comuni”. E’ quanto dichiarano i vice presidenti Roberto Pella e Filippo Nogarin, e il sindaco di Novara Alessandro Canelli, che stamani hanno rappresentato l’Anci in conferenza Stato-città. “La vice ministra Laura Castelli – sottolineano i rappresentanti dell’Associazione – ha annunciato stamani che si sta andando verso una soluzione imminente sulla questione della contabilità economica patrimoniale per i piccoli comuni”.
“Ringraziamo il governo e il sottosegretario Candiani – concludono Pella, Nogarin e Canelli – per l’attenzione alla nostra richiesta. Si tratta di un passo fondamentale in vista di una definitiva semplificazione della vita dei comuni su cui abbiamo avanzato tante proposte, in particolare per i piccoli”.
“Prendiamo atto con estremo favore dell’intenzione del Governo, annunciata oggi in Conferenza Stato Città, di risolvere in tempi brevi la questione della contabilità economica patrimoniale per i piccoli comuni”, ha dichiarato da parte sua Mauro Guerra, presidente della Commissione Finanza Locale dell’Anci e sindaco di Tremezzina. “Tra le numerose richieste di una generale semplificazione degli adempimenti contabili e amministrativi che come Anci abbiamo rappresentato da tempo, quella relativa alla scadenza del prossimo 30 aprile a partire da quest’anno per la presentazione del rendiconto economico patrimoniale, rappresenta per i piccoli comuni una ulteriore e complessa incombenza a fronte di limitati benefici informativi considerando anche la pena della nullità del consuntivo con tutte le gravi conseguenze che ne possono derivare”, conclude Guerra.
La Conferenza Stato-Città, inoltre, su proposta del Governo, ha poi espresso parere favorevole al rinvio dei termini per l’approvazione dei bilanci previsionali da parte degli Enti Locali. Saranno concessi altri 30 giorni ai Comuni coinvolti dalla sentenza n. 18/2019 della Corte Costituzionale, i cui effetti mettono a rischio la sostenibilità dei piani di rientro per il ripiano dei debiti prodotti dalle precedenti gestioni contabili.
L’intenzione del Governo, ha spiegato il viceministro Castelli, “è quella di riportare il prima possibile l’approvazione dei bilanci nei termini previsti dalla Legge, al fine di consentire la corretta programmazione triennale e lo sblocco degli investimenti. Per fare questo occorre, con un percorso graduale, ridurre le proroghe che si sono registrate negli anni passati”. (nella foto il Municipio di Roccalumera)