E’ stato pubblicato il nuovo rapporto trimestrale sugli andamenti demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane, aggiornato al 1° ottobre 2018. Al termine del 3° trimestre di quest’anno le imprese innovative si sono avvicinate a quota 10.000 passando, nel giro di dodici mesi, da 7.866 a 9.647 unità (+22,6%). A poco meno di sei anni dal varo della strategia dedicata (d.l. 179/2012), le startup innovative rappresentano circa il 3% di tutte le società di capitali italiane con meno di 5 anni e in stato attivo. È interessante notare come la loro incidenza raggiunga picchi particolarmente elevati in settori a elevata intensità di conoscenza: ad esempio, due neo-imprese su tre con codice Ateco “Ricerca & Sviluppo” sono startup innovative (66,1%).
Far crescere le nuove imprese innovative, le startup, siano esse digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o all’agricoltura, come pure ad altri settori dell’economia, significa innanzitutto tentare di innescare un’inversione di tendenza in fatto di sviluppo economico e di occupazione, in particolare giovanile. Ma significa anche spingere affinché il nostro Paese diventi più veloce e dinamico, capace di tornare a scommettere sulle sue energie migliori. Vediamo così che in un anno la forza lavoro delle startup è cresciuta in modo più che proporzionale rispetto all’aumento del numero delle imprese: attualmente le startup impiegano 52.512 soci operativi e addetti, facendo registrare un +33,2% rispetto alla stessa data del 2017.
I bilanci dello scorso anno rilevati dal sistema camerale coprono poco meno del 60% delle startup iscritte (59,5%). Il campione a disposizione lascia tuttavia intuire come nel 2017 il fatturato complessivo delle imprese innovative abbia superato il miliardo di euro: la somma attuale, infatti, si attesta sui 960 milioni di euro, destinati ad aumentare con l’acquisizione dei dati non ancora registrati. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, quasi un quarto delle imprese innovative presenti a livello nazionale (esattamente 2.368 unità) risulta localizzato in Lombardia, che si conferma in tal modo la regione più popolosa a riguardo, seguita a grande distanza dal Lazio (1.027 imprese) e dall’Emilia Romagna (919). Nella classifica provinciale Milano è in testa con ben 1.669 startup, seguita da Roma (916) e da Napoli (330), che per la prima volta sorpassa Torino. Trento, Trieste e Ascoli Piceno, infine, si collocano al vertice per numero di startup sul totale delle nuove imprese. Il report di monitoraggio è stato realizzato congiuntamente dal Mise (Dg per la Politica industriale) e da InfoCamere, con la collaborazione di Unioncamere.