La fusione dei campanili cambia insegne alla storia e alla memoria. Per sopravvivere, dicono i sindaci. O meglio: per pagare i servizi e tappare le buche. Con i tagli le crisi d’identità pesano meno.
Nel corso del 2017 sono state approvate 14 fusioni di comuni, di cui quattro per incorporazione, per un totale di 31 comuni soppressi. Il numero complessivo dei comuni italiani è diminuito di venti unità, passando da 7.998 a 7.978 comuni. Le regioni interessate ai processi di fusione di comuni nel 2017 sono state Calabria (1), Emilia-Romagna (1), Lombardia (3), Marche (4), Piemonte (1), Toscana (3) e Veneto (1).
Il 17 dicembre prossimo sarà giornata di consultazione referendaria per i cittadini di una serie di comuni veneti che sono chiamati ad esprimersi sulla fusione in nuove realtà amministrative comunali. La giunta regionale infatti su proposta del vicepresidente e assessore agli enti locali ha approvato i provvedimenti con cui vengono indetti i referendum consultivi per la fusione dei Comuni di Belfiore e Caldiero della provincia di Verona nel nuovo Comune denominato “Belfiore Caldiero Terme”; dei Comuni di Barbarano Vicentino e Mossano nel nuovo Comune denominato “Barbarano Mossano”; dei Comuni di Arsiero e Tonezza del Cimone nel nuovo Comune denominato “Arsiero Tonezza” in provincia di Vicenza; dei Comuni di Saletto, Santa Margherita d’Adige, Megliadino San Fidenzio e Megliadino San Vitale nel nuovo Comune denominato “Quattroville” in provincia di Padova; dei Comuni di Falcade e Canale d’Agordo nel nuovo Comune denominato “Valle del Biois in provincia di Belluno. “La giunta regionale ha voluto dare un segnale importante – ha commentato il vicepresidente Gianluca Forcolin – fissando la data delle consultazioni referendarie per dar modo ai cittadini interessati di potersi esprimere. Anche gli ultimi due giudizi di meritevolezza approvati dal consiglio pochi giorni fa hanno trovato oggi nelle delibere di giunta immediata risposta, consentendo peraltro, con l’individuazione di un’unica data per le votazioni, di ridurre ragionevolmente i costi da sostenere per le consultazioni”.