Come sarà la smart mobility post pandemia? Alcune interessanti indicazioni le fornisce la società canadese Geotab illustrando cinque punti di svolta per le flotte di veicoli, soprattutto quelle commerciali e aziendali, per il 2021. “Dopo l’anno della crisi pandemica, che ha rivoluzionato il mondo del lavoro e la mobilità – affermano i leader dell’azienda d’Oltreoceano – si torna a intravedere la smart city del futuro, con le opportunità di sviluppo di servizi integrativi per la gestione di corporate car sharing e veicoli elettrici”.
Il programma di recupero della mobilità commerciale sviluppato da Geotab, leader mondiale dell’IoT, dei veicoli connessi ed elettrici, e di soluzioni di gestione dei parchi auto, parte dal dato del calo dell’attività delle flotte durante il primo lockdown in Europa (-36%) e in Italia, dove, dopo la forte flessione iniziale, i livelli pre-Covid sono stati raggiunti già durante il mese di luglio. L’analisi dei dati fornisce ad aziende e istituzioni informazioni fondamentali per la pianificazione del futuro, ma nella neo-normalità, la telematica diventa ancora più strategica per le aziende per saper operare nel nuovo scenario. “Sicurezza, ottimizzazione dei costi e delle risorse, minor impatto ambientale sono temi da sempre protagonisti nel settore dei trasporti e della telematica, che assumono un ruolo ancora più cruciale in questo specifico momento storico,” spiega Fabio Saiu, director Geotab Italia e leasing and renting european director di Geotab.
Per il 2021, le prime parole d’ordine saranno efficientamento e ottimizzazione delle flotte. Nei prossimi mesi, si rivolgerà quindi sempre maggiore attenzione non solo al consumo di carburante, ma all’intera performance delle flotte: l’ottimizzazione deriva infatti da un’oculata analisi dei dati relativi ai percorsi, al numero dei veicoli e alla loro dimensione, così da pianificare accuratamente le tratte e sfruttare appieno la capacità dei mezzi. Non solo taglio dei veicoli, però. I cambiamenti nelle abitudini di consumo, ovvero gli acquisti su internet, porteranno opportunità di investimento per la logistica dell’ultimo miglio: ci si aspetta una crescita nelle flotte di furgoni – di cui molti elettrici – dedicati alle consegne a domicilio. La seconda svolta sarà quella del diffondersi del corporate car sharing, data la necessità per le aziende di redistribuire le risorse. La crisi economica dovuta alla pandemia ha portato molte aziende a rivedere il classico paradigma per cui il veicolo personale veniva incluso tra i benefit ai dipendenti. In queste condizioni, la condivisione dei mezzi e il corporate car sharing diventano come un modello ideale di mobilità, in grado di soddisfare requisiti sia economici sia ambientali. La terza svolta è legata alla ripresa della spinta green, sostenuta da aziende e istituzioni, che favoriranno la diffusione di veicoli elettrici e ibridi. In Italia, nei primi nove mesi del 2020, le immatricolazioni di auto full electric e ibride plug-in sono aumentate del 155%, arrivando a 30.000 unità (fonte Smart Mobility Report 2020, Energy&Strategy Group, School of Management del Politecnico di Milano). E qui la telematica svolge un ruolo fondamentale, come dimostra Geotab Go Electric, che agli insight basati su IoT e data analytics fornisce ai fleet manager uno strumento gratuito che offre indicazioni chiave per l’introduzione di mezzi elettrici nel proprio parco auto. Il quarto trend per il 2021 è rappresentato dal 5G e dall’Intelligenza artificiale, con lo sviluppo delle smart city, dove il ruolo centrale è svolto dai trasporti più sostenibili ed efficienti, nonché dalla gestione dei flussi commerciali e dei visitatori nei centri urbani, al fine di ridurre il traffico nelle grandi città. Piani previsionali vicinissimi al “real time” sulle condizioni stradali, sistemi anticollisione, condizioni del traffico, disponibilità di parcheggi, eventi atmosferici e informazioni sui comportamenti dei singoli veicoli forniranno indicazioni sempre più precise per riorganizzare il flusso del traffico. E infine, al quinto posto, i servizi integrativi, che permetteranno al monitoraggio delle flotte di passare a un livello più elevato, grazie al tracciamento satellitare e al rilevamento dei comportamenti alla guida. L’upgrade avverrà gradualmente con il diffondersi di tecnologie come l’IoT, grazie a sensori a prezzi inferiori e a beneficio della diagnostica. Ne beneficeranno anche le aree dell’health and safety, sempre più integrate con quella dell’automotive per garantire la sicurezza di chi si trova a bordo dei veicoli. E questa è proprio una eredità del Covid-19, che ha spinto i fleet manager a una maggior consapevolezza dell’importanza di tracciare posizione e comportamento dei singoli veicoli nel tempo, per tutelare la salute dei singoli e monitorare, ovviamente, eventuali spostamenti illeciti.