“E’ una battaglia di civiltà che non può essere vinta solo dalla Regione. Sono convinto che riusciremo con un po’ di buonsenso da una parte e dall’altra a evitare soluzioni traumatiche e a premiare la qualità della vita”. Lo ha detto il governatore siciliano, Nello Musumeci, a proposito del rischio commissariamento per i Comuni siciliani che entro il 31 luglio non trasmetteranno al Dipartimento regionale dell’Acqua e rifiuti i contratti stipulati con una delle quattro società che hanno risposto all’appello della Regione sul trasporto della spazzatura fuori dalla Sicilia. Lo prevede un articolo dell’ordinanza sul ricorso temporaneo a forme speciali di gestioni dei rifiuti, emanata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, il 7 giugno scorso.
Il termine del 31 luglio è perentorio? “Vedremo – ha aggiunto – vediamo intanto se c’è la buona volontà e come si stanno muovendo i Comuni, che credo abbiano recepito il messaggio. Questa battaglia di civiltà non la può vincere solo la Regione che deve occuparsi di pianificare e lo stiamo facendo. I Comuni in questi ultimi dieci anni, da quando ci sono le Srr (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti), hanno prodotto un miliardo e 800 milioni circa di debiti. Questo dimostra che la legge 9 non è stata una buona legge e noi la stiamo modificando con un ddl che è già all’esame della commissione secondo il calendario stabilito già a gennaio con le dichiarazioni programmatiche” ha concluso Musumeci.