Si è svolto la scorsa settimana al Miur un incontro con le organizzazioni sindacali riguardo alla questione dei diplomati magistrali, a seguito del sopraggiunto parere dell’Avvocatura dello Stato chiesto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in merito alla sentenza n. 11 del 2017 pubblicata il 20 dicembre scorso dal Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria. Per la parte politica era presente il sottosegretario Vito De Filippo.
La richiesta di parere all’Avvocatura si era resa necessaria vista l’eterogeneità delle situazioni che si sono venute a determinare a seguito della sentenza di dicembre e la complessità giuridica di molte di queste. Anche sulla base del sopraggiunto parere dell’Avvocatura, il Miur ha ribadito che restano fermi i diritti acquisiti di coloro che sono risultati destinatari di una sentenza già passata in giudicato. In tutti gli altri casi la decisione di dicembre non ha comunque effetti immediati. Occorrerà infatti attendere le sentenze di merito che, con ogni probabilità, si uniformeranno alla decisione del Consiglio di Stato.
In previsione delle prossime sentenze e della necessità di garantire un ordinato avvio del prossimo anno scolastico, le Organizzazioni sindacali hanno espresso l’esigenza di un intervento urgente in sede parlamentare. Un’iniziativa legislativa tesa a salvaguardare, innanzitutto, il diritto degli studenti alla continuità didattica e a un insegnamento di qualità e che possa contemperare le attese dei diplomati magistrali coinvolti dalle sentenze con quelle dei laureati in Scienze della formazione primaria.
Il Miur si è dichiarato favorevole ad una soluzione di tipo legislativo in sede parlamentare, nel rispetto dei diritti di tutte e tutti, a partire da quelli delle studentesse e degli studenti, e si è messo a disposizione per il supporto tecnico-amministrativo necessario. In questo senso è già stata programmata una prima riunione tecnica di approfondimento con le Organizzazioni sindacali che si terrà il prossimo 3 maggio.