Dominik Paris, 27enne di Merano, è il primo atleta italiano a vincere due volte in discesa sulla Streif, la pista della leggenda e della paura che lo incoronò re per la prima volta all’inizio del 2013. Mai nessun italiano era riuscito in una simile impresa. L’azzurro lo ha fatto conducendo una discesa perfetta e strapazzando così tutta la concorrenza, in particolar modo i vari squadroni austriaci, francesi, norvegesi e svizzeri.
Il tracciato austriaco gli piace da sempre, il ghiaccio è casa sua e il freddo che sente la mattina quando sale in partenza alla Mausefalle (trappola per topi) è una delle sensazioni che predilige. Non a caso qui ha vinto, oltre alle due discese, anche un supergigante nel 2015. Tre successi quindi, sui sette totali in carriera – sei in discesa libera ed uno appunto in superG – sulla stessa pista, la più famosa, la più difficile del circo bianco.
Questo è il successo numero quattro per gli azzurri, il secondo di fila dopo la vittoria di Peter Fill nel 2016. Il primo successo fu di Kristian Ghedina nel 1998.
E proprio il compagno di squadra Peter, altoatesino di Castelrotto, vincitore l’anno scorso, è stato a lungo sul podio provvisorio dietro di lui, prima che due atleti francesi lo superassero.
Ma se la prestazione di Johan Clarey, giunto terzo, era tutto sommato prevedibile, lo stesso non si può dire per Valentin Giraud Moine, 24 anni, partito col numero 24 dopo circa un’ora e mezzo di gara, che ha sorpreso tutti infilandosi con un colpo beffardo al secondo posto, a 21 centesimi da Dominik, relegando Fill ai margini del podio.
L’altro azzurro, Christof Innerhofer, si è classificato soltanto 17°. Ma il giorno prima era arrivato secondo nel superG, dimostrando doti da vero acrobata. Il 32enne di Brunico, infatti, poco dopo la partenza, era stato costretto a fare una curva con uno sci alzato, quello sinistro, lo stesso del ginocchio da tempo dolorante, per mantenere l’equilibrio e non perdere velocità, rischiando di finire sulle reti e rimanendo in piedi per un soffio.
Il gigante Dominik Paris, “Domme” per gli amici, si è goduto, oltre al delirio dei 45mila spettatori che all’arrivo urlavano il suo nome, anche i complimenti di un mito dello sport come Niki Lauda, ogni anno in tribuna con Bernie Ecclestone, perché il legame tra la Formula 1 e lo sci della velocità è da sempre molto stretto.
Forte l’emozione, per lui e per tutti i tifosi italiani che, a due settimane dall’inizio dei campionati mondiali di sci alpino in programma in Svizzera, a Sankt Moritz, dal 6 al 19 febbraio, sperano in un nuovo trionfo.
Paris, da ragazzo umile, tiene i piedi per terra, in attesa di rimetterli sugli sci, consapevole che solo allora si dovrà volare.
Grande atleta e grande persona Dominik, un gigante come la “sua” Streif.