Una boccata di ossigeno è arrivata per i Comuni sardi in difficoltà finanziaria a causa di vecchi debiti fuori bilancio generati da espropri. L’ha data la Conferenza Regione-Enti Locali ripartendo 10 milioni per il 2019. Pertanto, le amministrazioni che avevano indirizzato una richiesta di aiuto alla Regione. Complessivamente, la somma destinata ai Comuni in crisi finanziaria è pari a 55 milioni. Assegnati e ripartiti già i primi 15 milioni, ne restano ora altri 20 milioni annui per il 2019 e il 2020. “Abbiamo accolto immediatamente la richiesta di aiuto da parte dei Comuni, alcuni a rischio di dissesto finanziario a causa di debiti che risalgono a moltissimi anni fa, e già in forte difficoltà per i tagli ai trasferimenti da parte dello Stato. Siamo intervenuti per soccorrere le casse dei Comuni, ma anche per garantire la continuità dei servizi ai cittadini, che a causa della situazione economica critica erano fortemente a rischio. Con questo provvedimento abbiamo scongiurato il rischio che i Comuni fossero costretti a scegliere se aumentare le tasse per garantire quei servizi o tagliare i servizi stessi”, ha commentato l’assessore Cristiano Erriu.
“È importante precisare che questi sono debiti fuori bilancio certamente non causati da una cattiva gestione, ma da sentenze passate in giudicato per espropri vecchi anche di trent’anni, e che dunque le attuali amministrazioni sono del tutto incolpevoli – ha ribattuto l’assessore Raffaele Paci – Per questo abbiamo ritenuto doveroso intervenire subito, con un pronto soccorso immediato già in assestamento e con una programmazione sul triennio in Finanziaria, il che consente ai Sindaci di poter amministrare con maggiore tranquillità e prospettiva. Con i 55 milioni complessivi garantiamo l’importo necessario a sanare i loro bilanci, soddisfacendo pienamente la richiesta dei Comuni stessi”.