Sanremo, città dei fiori e del celebre Festival, recentemente balzata agli onori della cronaca per i “furbetti del cartellino”, è anche un smart city in divenire. Il progetto, messo a punto dall’amministrazione comunale, comprende diverse iniziative coordinate all’interno di un disegno organico di trasformazione del tessuto urbano: potenziamento della mobilità e dei parcheggi; risparmio energetico per l’illuminazione pubblica e il riscaldamento degli edifici pubblici; creazione di reti per la trasmissione di dati, informatizzazione della pubblica amministrazione e dei rapporti di questa con i cittadini, georeferenziazione ai fini del monitoraggio ambientale e di sicurezza (anche idrogeologica) del territorio; soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti (contenitori intelligenti).
Fondamentale, inoltre, il cablaggio della città, sia per i residenti che per le aziende, magari attraendo sul territorio quelle che potrebbero essere interessate, ma che abbiano bisogno di connettività. Negli ultimi tempi in molte zone della città, sono state sistemate le famose ‘fibre ottiche’, che potrebbero dare una spinta al progetto. Sulle proprietà del Comune c’è un progetto da finanziare con fondi europei ma, secondo l’Assessore alle Attività Produttive, queste risorse non bastano: “E’ necessario che ci sia il cablaggio di tutta la città, per far connettere cittadini e imprese, altrimenti diventano difficili le politiche di sviluppo e di attrazione delle imprese sul territorio. La tecnologia è infatti alla base, perché facilita il tutto, senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, l’efficientamento energetico, la mobilità sostenibile e altro. Ma abbiamo la necessità di avere la fibra e la città ‘cablata’.” Il progetto smart coinvolge anche le zone periferiche della città, come Valle Armea, dove sta sorgendo il famoso outlet ‘The Mall’, ma che potrebbe accogliere altre attività, non solo commerciali: “Valle Armea – ha risposto l’assessore Barbara Biale – è un’area dove possono essere insediate diverse tipologie di attività produttive, non solo quelle commerciali. Viste le peculiarità della città, se fossimo preparati ad attirare aziende che vogliono delocalizzare la propria attività e possono collegarsi con il resto del mondo sviluppando il loro business, l’area di Valle Armea potrebbe sicuramente essere utilizzata. Noi dovremo essere pronti per fornire quella o altre aree della città, che possano essere utilizzate da aziende di vario genere e, in particolare ad alto livello tecnologico”.
In quanto tempo Sanremo diventerà “intelligente”? “Le tempistiche non dipendono solo da noi, ma anche da altri, in particolare le società di comunicazione (Enel e Telecom ad esempio, nella stessa delle fibre) – risponde l’assessore Biale – Per quanto riguarda il Comune e i progetti gestiti direttamente, servono le tempistiche di approvazione previste dai bandi. Possiamo porre le basi per la ‘Smart City’, come l’illuminazione a led delle zone periferiche della città e altro. Entro il 2017 si potranno vedere i primi risultati”.