“Mi sposo, non siamo marziani sulla terra ma coppie che da anni vivono insieme e vogliono onorare una promessa”. Così Giorgio Zinno, primo cittadino di San Giorgio a Cremano, sarà il primo sindaco gay ad beneficiare la legge sulle unioni civili. Il matrimonio sarà celebrato il 24 settembre.
“I tempi erano maturi per l’unione – spiega Zinno – attendevamo la legge più che la volontà. Per il rito delegherò qualcuno ovviamente, non posso autocelebrare le mie nozze”. E’ un’unione in tutti i sensi, non con lo stesso rito ma resta per me un momento importante che vivremo con le famiglie, gli amici e i compagni di partito. Per fortuna il rito civile c’è, il matrimonio serve anche a dimostrare che non siamo marziani improvvisamente scesi dal cielo ma coppie che vivono insieme da anni nella normalità”. “Sono un laico di origine cattolica – continua Zinno – con un grande rispetto per la chiesa, il mio compagno non è un praticante. Il rito religioso non è possibile in ogni caso, magari in futuro quando anche nella chiesa maturerà questa scelta…”.
La coppia riceverà la tessera onoraria di Arcigay: “Giorgio è da sempre vicino al Comitato Arcigay di Napoli – spiega il presidente Antonello Sannino -. Siamo felici e orgogliosi che sia il primo Sindaco gay d’Italia a unirsi civilmente. Per il valore simbolico di questa unione, il comitato Arcigay consegnerà a Giorgio e Michele la tessera onoraria”.