La Pubblica Amministrazione a “portata di clic”: è lo slogan di Spid, il sistema d’identità digitale, il cosiddetto Pin unico.
Ecco a cosa serve e come si ottiene.
– UNA SOLA CHIAVE PER TUTTI I CASSETTI DELLA P.A E NON SOLO. Una password che rimpiazza migliaia di codici esistenti, per entrare via web da subito nei servizi pubblici ma anche, in prospettiva, in quelli privati (bancari, assicurativi, di e-commerce). Spid si presenta come un ‘bottone’ telematico, lo stesso dappertutto (il logo è la sigla Spid in blu e bianco, dove la ‘i’ rappresenta la persona stilizzata). L’accesso potrà avvenire con pc, smartphone o tablet.
– TRE LIVELLI DI SICUREZZA, PER PROFESSIONISTI ‘SMART CARD’. Tre sono i livelli di riservatezza, per quello base serve solo username e password, per il secondo gradino si aggiunge una ‘one time password’ (usa e getta) e al terzo si affianca una ‘smart card’, un supporto fisico con chip. Il terzo livello di è pensato per professionisti e operazioni complesse (trasferimento fondi o scambio dati sensibili).
– COME, QUANDO E A CHI RICHIEDERLO. Chi è interessato potrà da martedì 15 marzo fare domanda per Spid a uno dei tre operatori già accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale: Tim, Poste Italiane e Infocert. Occorre fornire nome, cognome, data e luogo di nascita, documento d’identità, telefono, indirizzo di posta elettronica e domicilio (codice fiscale o partita Iva, sede legale e ragione sociale se azienda). Poi si passa alla verifica tramite canale tradizionale (esibizione documento e compilazione modulo) o per via telematica (carta d’identità elettronica o firma digitale).
– GRATIS PER ALMENO 2 ANNI, POSSIBILE RECUPERO ‘VECCHI’ PIN. Le credenziali di Spid saranno rilasciate attraverso posta, mail o sms. Per ora ad essere attivati sono i primi due livelli di sicurezza e almeno per 24 mesi saranno gratuiti. Inoltre chi ha già una password rilasciata da una P.a (come il Pin dell’Inps) potrà accelerare l’iter, facendosela semplicemente riconoscere dall’operatore scelto come Spid.
– 600 PRATICHE DA GESTIRE DIRETTAMENTE CON SPID. Il Pin unico funzionerà da subito per 300 servizi che a giugno lieviteranno a 600. Tra l’altro, con password unica sarà possibile pagare la colf, iscrivere il bambino all’asilo nido, saldare l’Imu o la Tari e la Tasi, cambiare la residenza, ritirare i referti medici, riscattare la laurea, richiedere inventivi d’impresa. Per adesso sono allacciate al sistema l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Inail. Si aggiungono tre comuni (Firenze, Venezia, Lecce) e sette regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte e Umbria).