L’allarme lanciato da Legambiente sul grave dissesto idrogeologico che minaccia l’assetto territoriale dei Comuni sta sollecitando reazioni e prese di posizione da parte di esperti e di esponenti istituzionali. Immediato il commento dell’Anci: “Rafforzamento delle risorse, semplificazione normativa e competenze adeguate per intervenire in modo sempre più efficace. Confermiamo tutta la nostra disponibilità – spiega il delegato per l’ambiente dell’Associazione, Bruno Valentini – per potenziare le campagne d’informazione e di sensibilizzazione dei cittadini, sulle quali c’è però da dire che troppe volte i Sindaci finiscono per trovarsi soli – poi aggiunge – Sul fronte delle politiche degli enti locali alcuni passi avanti importanti sono stati fatti: la pianificazione urbanistica è molto più attenta, si estende la collaborazione con il volontariato sulla protezione civile, sta migliorando anche la manutenzione dei corsi d’acqua. Tuttavia, sono ancora molto diffuse situazioni di precarietà o di mancata consapevolezza sui Piani locali di protezione civile. Per questo Anci, insieme al dipartimento nazionale di Protezione civile, sta cercando di accelerare l’estensione e l’aggiornamento dei Piani».