Il 2017 è l’anno dei borghi. L’abbiamo visto con la proclamazione di Venzone “Borgo più bello d’Italia” e con altre iniziative connesse. E l’attenzione verso questi piccoli centri ricchi di storia e di arte non si arresta. L’ultima notizia in tal senso viene da Ripe San Ginesio, piccolo Comune di soli 800 abitanti in provincia di Macerata, che ha lanciato un progetto di rigenerazione urbana denominato “QUI: Borgofuturo”. L’obiettivo è ambizioso: riqualificare il borgo e favorire la rinascita delle attività economiche, valorizzare le risorse umane e rafforzare le componenti innovative e sostenibili. Di conseguenza, in collaborazione con la CNA di Macerata sono stati presentati i bandi per l’affidamento degli spazi di proprietà comunale siti nel centro storico, ristrutturati e resi efficienti dal punto di vista energetico.
Tra poche settimane saranno infatti ultimati i lavori e i locali ristrutturati saranno a disposizione di giovani imprenditori, artisti e co-worker. Entro il mese di maggio verranno lanciati i bandi per l’assegnazione di uno spazio di coworking con sei postazioni, tre spazi laboratorio e uno spazio ristorante con cucina. Previsto anche il recupero di spazi privati, in accordo con gli stessi proprietari degli stabili, compresi quelli danneggiati dai terremoti che nell’ultimo anno hanno colpito il centro Italia. L’intento di QUI: Borgofuturo è mettere in contatto chi lavora in proprio, accogliere realtà virtuose e portare nuova linfa al borgo: il bando premierà attività e imprese innovative, creative e sostenibili, in linea con la filosofia del Paese. Lo spiega il Sindaco Paolo Teodori: “L’obiettivo del progetto è far sì che le attività che saranno ospitate negli spazi riqualificati diventino sostenitori e promotori del borgo, facciano nascere una comunità che lo animi e lo riattivi da un punto di vista economico, sociale e culturale, combattendo allo stesso tempo lo spopolamento del territorio. Il Comune si impegna a supportare e affiancare nei prossimi anni le nuove imprese che si insedieranno, attraverso attività culturali ed eventi finanziati dall’amministrazione stessa, per fare rete e promozione – aggiunge Teodori – Il progetto parte ora con questa fase sperimentale, con la speranza di replicare l’esperienza su un territorio più grande e far sì che altri Comuni possano intraprendere questa strada e seguire il nostro esempio per creare una rete locale”.
Non a caso, Ripe San Ginesio si distingue per la forte vocazione sociale e ambientale: ha un impianto fotovoltaico che assicura l’energia alle utenze comunali come uffici pubblici e illuminazione stradale; la scuola elementare è ad alta efficienza energetica; ha un impianto solare termico per produrre acqua calda per la palestra e l’asilo nido; i lampioni e i lumini del cimitero sono a led; la raccolta differenziata è pari all’85%. Dal 7 al 9 luglio, inoltre, il Comune ospiterà la quinta edizione di Borgofuturo, il festival della sostenibilità a misura di borgo. “Sin dalla prima edizione, nel 2010, la manifestazione contribuisce a lanciare uno sguardo diverso sul nostro territorio, ispirando anche interventi strutturali che oggi più che mai possono fare la differenza”, spiega Damiano Giacomelli, direttore artistico del festival.