E’ in corso a Montecitorio la discussione sul voto finale al ddl di riforma della Costituzione. Si tratta dell’ultimo passaggio della doppia lettura conforme dopo il quale, a distanza di tre mesi, ci sarà una seconda votazione da parte di entrambe le Camere sul testo senza possibilità di ulteriori modifiche. L’assemblea con il voto di oggi al ddl Boschi darà la cosiddetta ‘doppia conforme’, visto che lo stesso testo è stato approvato dal Senato. Il testo tornerà quindi subito a palazzo Madama e ad aprile ancora a Montecitorio dove sarà votato, senza possibilità di modifiche, nel suo complesso. A ottobre, così come confermato dallo stesso premier Mattaeo Renzi, la riforma costituzionale sarà sottoposta a referendum confermativo.
“Noi facciamo un passo alla volta. Evidentemente lo danno già per approvato, ma io dico: un passo alla volta”. Così il ministro Maria Elena Boschi ai cronisti che le chiedevano se fosse preoccupata per la nascita del comitato per il no al referendum.
Un testo “per molti aspetti impresentabile”. In dichiarazione di voto finale alla Camera, Peppe Civati (gruppo Misto, Alternativa libera – Possibile) ribadisce tutta la sua contrarietà verso le riforme costituzionali del governo Renzi. “Chi vota a favore è d’accordo per definizione, quindi non potrà lamentarsi” dei risultati che produrra’ il combinato disposto riforme-Italicum, sottolinea Civati, che rivendica “la coerenza” della posizione assunta fin da inizio legislatura e da’ appuntamento alla campagna referendaria “per bocciare queste riforme senza appello”, perché “ci meritiamo di meglio”.
“Il rischio è che diventi una battaglia di parte: per cui io vado alla riunione del comitato di Zagrebelsky per il no al referendum costituzionale, ma non aderiamo al comitato. Firmiamo le loro richieste e avremo banchetti, anche in comune, in tutta Italia. Ma se aderissimo, il centrodestra avrebbe la scusa per dirci che siamo contro di loro. Invece la battaglia contro il ddl Boschi e per il no dev’essere trasversale: il M5S farà di tutto perché vinca il no. L’obiettivo è affossare la riforma e il governo Renzi”. Così Danilo Toninelli in Transatlantico in merito alla posizione del M5S sul referendum costituzionale.
Fratelli d’Italia, con il capogruppo Fabio Rampelli, conferma la linea contraria del suo partito alle riforme costituzionali e in dichiarazione di voto in Aula alla Camera annuncia il ‘no’ del gruppo FdI.