Rifiuti urbani in aumento nel 2024, ma cresce anche la raccolta differenziata

Nel 2024 l’Italia ha prodotto poco più di 29,9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, segnando un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente, in linea con la crescita dello 0,7% del Pil e dei consumi.

Il rapporto Ispra 2025 evidenzia però segnali positivi sul fronte della raccolta differenziata, che raggiunge il 67,7% a livello nazionale. Il Nord mantiene i valori più alti (74,2%), ma il Sud accelera, toccando il 60,2%. L’Emilia-Romagna guida la classifica regionale con il 78,9%, mentre tra le grandi città Bologna registra il miglior risultato (72,8%).

Nel 2024 sono operativi 625 impianti per il trattamento dei rifiuti, soprattutto per la frazione organica. La lavorazione biologica dei rifiuti raggiunge circa 7,2 milioni di tonnellate, in crescita del 3,9%, mentre il riciclaggio complessivo arriva al 52,3%, superando l’obiettivo europeo del 50% per il 2020. La quota di rifiuti smaltiti in discarica cala al 14,8%.

Il costo medio pro capite per la gestione dei rifiuti sale a 214,4 euro, con valori più elevati al Centro e al Sud. Il PNRR ha destinato 2,1 miliardi di euro a progetti di economia circolare e gestione rifiuti, con l’Ispra a supporto del monitoraggio e dell’attuazione delle iniziative.

Il rapporto completo è disponibile sul sito Ispra.