Quali sono i temi e le competenze sulle quali i Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) delle pubbliche amministrazioni centrali e locali (PAC e PAL) avvertono maggiori esigenze di formazione? Quante PA hanno messo in campo attività formative ad hoc?
Queste le domande al centro di un’indagine svolta che AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale comunica di avere condotto in collaborazione con CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato lo scorso settembre per consolidare le competenze manageriali e digitali dei dirigenti e dei dipendenti pubblici.
L’indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di 60 amministrazioni, composto da PA centrali e locali, enti e agenzie. Obiettivo: rilevare i fabbisogni formativi dei RTD, le figure che hanno il compito di coordinare il percorso di trasformazione digitale all’interno delle PA, così come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale CAD.
Dopo questo primo gruppo/campione, sarà estesa ad ulteriori tipologie di amministrazioni, al fine di individuare in modo mirato e specifico la percezione dei fabbisogni formativi RTD dei diversi contesti di PA.
L’obiettivo finale è quello di realizzare percorsi di formazione ad hoc, finalizzati a rafforzare le competenze del RTD.
Dall’indagine sul campione PAC e PAL emerge che i temi sui quali i responsabili per la transizione al digitale avvertono maggiore necessità di approfondimento sono i seguenti:
– Indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture (68% dei partecipanti);
– Cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione (50%);
– Pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all’interno dell’amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché interoperabilità (48%);
– Progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese (45%).
Quanto alle iniziative formative effettivamente messe in campo, il 55% delle PA intervistate ha dichiarato di aver effettuato attività di formazione sui temi del questionario. Il 58% ha affidato le iniziative formative all’esterno (enti o consulenti specializzati), il 39% ha scelto di svolgere l’attività formativa internamente, il 3% ha progettato formazione attraverso scambi con un’altra PA. Infine, per ciò che riguarda le modalità di formazione ritenute più efficaci/preferite, il “training on the job” è considerato molto rilevante per il 53% dei partecipanti.
L’indagine evidenzia, infine, che il compito sentito di gran lunga come più urgente in termini di interventi formativi è quello di favorire lo sviluppo e la diffusione delle competenze digitali all’interno dell’Amministrazione, indicato come molto rilevante dal 72% dei partecipanti.
QUI IL REPORT COMPLETO sui fabbisogni formativi del RTD