Il commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, e il direttore dell’Osservatorio europeo delle tossicodipendenze, Alexis Goosdeel, hanno appena presentato i nuovi dati sulle sostanze psicoattive. La relazione europea sulla droga fornisce un’attenta analisi delle ultime tendenze del consumo di droga nei 28 Stati membri dell’Ue, in Turchia e in Norvegia. Il documento evidenzia in particolare una maggiore reperibilità di cocaina in Europa, con circa 2,3 milioni di giovani adulti che ne hanno fatto uso nell’ultimo anno e analizza le sfide associate alle nuove sostanze psicoattive.
“La produzione e la reperibilità di droghe in Europa sono in aumento e il mercato delle droghe illegali è estremamente dinamico e flessibile, quindi ancor più pericoloso – ha detto il Commissario Avramopoulos- Per tenere il passo dobbiamo concentrare gli sforzi per aumentare la resilienza e la capacità di risposta, in particolare alla luce dell’importanza crescente del mercato online e della diffusione di nuovi tipi di droghe. Le nuove norme sulle nuove sostanze psicoattive, che entreranno in vigore entro la fine dell’anno, doteranno l’Europa di ulteriori strumenti più adeguati per affrontare queste sfide in modo più efficace e tutelare meglio i cittadini europei contro le droghe pericolose.”
Il report è corredato dal bollettino statistico 2018 e da 30 relazioni sull’incidenza del fenomeno a livello nazionale (una per ogni Stato membro, più Turchia e Norvegia). Vediamo così che sul versante della domanda, il consumo di droghe illecite resta una delle minacce che da tempo pesano sulle nostre società e che, direttamente o indirettamente, condiziona la vita di milioni di persone. Almeno 83,2 milioni di europei hanno dichiarato di aver fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita, mentre 17,1 milioni hanno provato la cocaina e 12 milioni le anfetamine. Inoltre, 1,3 milioni di adulti sono consumatori di oppiacei ad alto rischio. La prevalenza registrata del consumo di oppiacei ad alto rischio si è stabilizzata e in alcuni Paesi è diminuita; la prevalenza delle malattie infettive è complessivamente diminuita rispetto al 2013. E’ stato stimato che, nel 2014, oltre 6 800 persone siano morte per overdose nell’Ue.
Le sostanze stimolanti illecite maggiormente diffuse in Europa, vale a dire cocaina, MDMA (ecstasy) e amfetamine, continuano a essere associate a vari modelli di consumo, differenziati anche sul piano geografico, con livelli di purezza segnalati superiori rispetto a dieci anni fa. Il settore del mercato delle sostanze illecite è diventato ancor più complesso, in considerazione della pronta disponibilità di nuovi stimolanti quali catinoni e fenetilamine. La relazione del 2016 poneva in evidenza aumenti in termini di disponibilità e consumo di compresse di MDMA ad alto dosaggio, una tendenza questa che risulta confermata anche dai dati più recenti. L’elevato contenuto di ecstacy rinvenuto al giorno d’oggi nelle compresse sequestrate sembrerebbe suggerire che i produttori non abbiano alcuna difficoltà ad acquistare i precursori chimici necessari per fabbricare la sostanza stessa. Su questo sfondo i dati relativi ai sequestri indicano che l’Europa rimane una piazza importante per il mercato globale dell’MDMA.
Il confronto con gli sviluppi in America settentrionale è utile anche ai fini di un’analisi del problema del consumo di oppiacei in Europa. Un esame degli indicatori contenuti nella relazione Ue sulla droga, suggerisce che nonostante la situazione europea rimanga diversa, si possono pur sempre tracciare alcuni parallelismi. I dati più recenti mettono in luce come il consumo di eroina rappresenti ancora la percentuale maggiore (circa l’80 %) delle nuove richieste di trattamento associate agli oppiacei in Europa. Particolarmente preoccupanti sono le crescenti previsioni europee relative ai decessi per overdose, aumentate per il terzo anno consecutivo, con l’eroina che ha avuto una parte in molti di questi casi.
Sia in Europa che in America settentrionale, inoltre, sta destando grandi preoccupazioni la recente comparsa di nuovi oppiacei sintetici estremamente potenti, per la maggior parte derivati del fentanil. Dal 2012 il sistema di allerta rapido dell’Ue riceve un numero crescente di segnalazioni di tali sostanze e dei danni da esse causati. Si tratta di droghe che vengono vendute anche online insieme ad altre sostanze illecite sotto forma di farmaci contraffatti o mischiate ad essi. Gli oppiacei sintetici, estremamente potenti, comportano gravi rischi per la salute, non solo per chi li assume ma anche per le persone coinvolte nella loro produzione nonché per i lavoratori dei servizi postali e per gli stessi funzionari di polizia.