I cittadini dei Comuni vicentini di Grancona e San Germano dei Berici sono stati chiamati alle urne per decidere sulla fusione o meno in un unico comune con il nome di Val Liona. Il referendum ha dato esito positivo, con l’84,5% dei cittadini che ha risposto in senso affermativo alla proposta di fusione e il 15,4% che invece si è espresso negativamente. Nei prossimi giorni sono attesi i dati definitivi da parte dell’Ufficio provinciale per il referendum, presso il Tribunale di Vicenza e dell’Ufficio centrale per il referendum presso la Corte d’Appello di Venezia. Il Consiglio regionale Veneto, una volta acquisiti i dati definitivi, provvederà ad approvare il progetto di legge di fusione dei due Comuni. La fusione consentirà un riordino territoriale che vede al centro della propria azione la promozione e il rilancio del territorio.
“E’diventato un obiettivo strategico – ha detto il vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin – sostenere sul territorio le iniziative come le fusioni, che hanno come obiettivo lo sviluppo integrato e l’ottimizzazione dell’organizzazione istituzionale, in un contesto nazionale sempre più caratterizzato da tagli dei trasferimenti erariali e riduzione della spesa pubblica. Da tempo la Regione è impegnata a mettere in luce quanto possano essere convenienti le forme di aggregazione tra Comuni, non solo nel segno del risparmio, ma anche dell’efficienza. Un ulteriore impulso è venuto dalla recente semplificazione del procedimento referendario per la fusione attraverso le norme che hanno modificato la specifica disciplina risalente a una legge regionale del 1992”.