“Il veto al bilancio, di cui la Polonia sarà il maggior beneficiario, è semplicemente un’azione suicida”. Queste le parole del sindaco di Varsavia e membro del Comitato delle Regioni (CdR) Rafał Trzaskowski in una nota congiunta con il sindaco di Budapest Gergely Kar csony e al presidente del Comitato, Apolostos Tzitzikostas, in merito ai veti dei loro due Paesi al pacchetto per la ripresa Ue. “È noto da anni che se i principi fondamentali dello Stato di diritto vengono violati”, il governo del partito polacco Diritto e Giustizia dovrà affrontarne le conseguenze, “ed è esattamente ciò che sta accadendo proprio ora davanti ai nostri occhi”, continua Trzaskowski.
Il sindaco di Budapest dal canto suo avanza l’idea di rivolgersi agli enti locali per una migliore allocazione dei fondi europei: “L’Unione europea non dovrebbe finanziare governi corrotti, né dovrebbe avere bisogno di farlo: le città e le aree metropolitane sono più vicine ai cittadini e meglio posizionate per spendere i soldi in modo responsabile e produttivo”.
“Stiamo affrontando le gravi conseguenze della seconda ondata”, ha ricordato Apostolos Tzitzikostas, presidente del CdR. “Abbiamo bisogno del bilancio dell’Ue e dei piani di ripresa – come delineato nel compromesso promosso dalla presidenza tedesca del Consiglio Ue – da adottare ora, insieme al meccanismo dello Stato di diritto concordato con il Parlamento europeo, che fornisce un’adeguata protezione ai beneficiari finali”, ha concluso Tzitzikostas.“
Gli appelli dei due sindaci arrivano nel contesto della richiesta lanciata dagli enti locali rappresentati nel Comitato delle regioni a sostegno dell’urgente necessità di un accordo sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue e sul Recovery Fund. Queste risorse, secondo gli amministratori locali dell’Ue, sono vitali per le autorità cittadine e regionali per attuare misure contro l’impatto del Covid-19 e per accelerare la ripresa sostenibile.