Si è svolto a Roma, a Palazzo Vidoni, il seminario “Come rafforzare l’efficacia dei controlli sulle attività economiche”, organizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica per la presentazione del progetto “Riforma dei controlli in Italia a livello nazionale e regionale”, finanziato dall’Unione Europea attraverso lo Strumento di Sostegno Tecnico e realizzato dalla DG REFORM della Commissione europea in collaborazione con l’OCSE. Il workshop è stata anche l’occasione per confrontarsi sulla delega legislativa per intervenire nel settore, ispirata alle migliori pratiche europee e internazionali. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sono intervenuti Mario Nava, Direttore Generale presso la DG REFORM della Commissione Europea, Jeffrey Schlagenhauf, Vice Segretario generale OCSE, Marcella Panucci, Capo di Gabinetto del Ministro per la Pubblica amministrazione, Nikolai Malyshev, Head Regulatory Policy Division dell’OCSE, Maria De Benedetto, Professoressa ordinaria di diritto amministrativo all’Università Roma Tre, Campbell Gemmell, Esperto in regolamentazione ambientale ed ex Direttore dell’Autorità Protezione ambientale dell’Australia Meridionale (2012-2014) e Scozzese (2003-2012), Themis Eftychidou, Segretaria generale dell’Industria del Ministero dello sviluppo greco, e Florentin Blanc, Senior Policy Analyst, Regulatory Policy Division dell’OCSE.
“Questo seminario – ha sottolineato il Ministro Renato Brunetta – conferma l’eccellente collaborazione tra l’Italia e l’OCSE, in particolare in queste ultime settimane che ci separano dalla riunione del 9-10 giugno del Ministerial Council Meeting, che l’Italia tornerà a presiedere dopo una pausa di dodici anni. I controlli sulle attività produttive sono uno dei nodi irrisolti della regolamentazione italiana, che si traduce in inutili duplicazioni, rigidità delle amministrazioni di settore, sovrapposizione di competenze e strutture: in ultima analisi, in una vessazione per le nostre imprese, in un grave ostacolo alla concorrenza e in una ridotta attrattività dell’Italia come destinazione di investimenti internazionali. Nel disegno di legge sulla concorrenza approvato dal Governo e ora all’esame del Parlamento è contenuta una delega legislativa per intervenire sulla disciplina vigente, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Siamo già al lavoro sui decreti attuativi: bisogna rendere più efficaci i controlli routinari, nel rispetto dei criteri dell’efficienza e della proporzionalità del rischio. Il nostro scopo è garantire buona burocrazia alla buona impresa”.
“Per migliorare la loro competitività e attrarre investimenti – ha affermato Mario Nava, Direttore Generale presso la DG REFORM, Commissione europea – le imprese italiane hanno bisogno di un sistema di controlli chiaro, proporzionato e coerente. Con il progetto ‘Riforma dei controlli in Italia a livello nazionale e regionale’, finanziato attraverso lo Strumento di Sostegno Tecnico, la Commissione europea, su richiesta del Dipartimento della Funzione pubblica, aiuta la Pubblica amministrazione a ridurre la burocrazia inutile e a creare un clima favorevole alle imprese, con ricadute positive per i lavoratori. Lo Strumento di Sostegno Tecnico è al fianco degli Stati Membri nell’attuazione delle loro riforme e dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza”. “Il compito di semplificare i processi amministrativi, per rendere più facile la vita di cittadini e imprese e più agile quella delle amministrazioni, è centrale per il Governo italiano e alla base del progetto che ci ha portato qui oggi”, ha detto Jeffrey Schlagenhauf, Vice Segretario generale OCSE. “Lo sforzo congiunto del Governo italiano e della Dg REFORM con il supporto tecnico dell’OCSE promuoverà moderni sistemi di controllo sulle attività economiche che minimizzano gli ostacoli alla crescita, favoriscono l’innovazione, sostengono le performance delle imprese e, in definitiva, rafforzano la ripresa economica e la resilienza in un momento così strategico per il Paese e l’Europa”.
Fonte. Ministro per la Pa