Già nel gennaio scorso Roma era entrata agli ultimi posti, tra le 28 capitali europee e al 78° posto tra quelle mondiali, per qualità della vita generando stupore ed indignazione su scala planetaria. Insomma, ci fu l’ennesima figuraccia per la Caput Mundi.
A confermare quei disagi arriva il IX rapporto sulla qualità della vita curato dall’Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali.
Rispetto al precedente Rapporto scende il voto medio dato dai romani alla propria qualità di vita. Una media voti di 5,12 contro il 5,24 del precedente anno. Va detto comunque che questo dato negativo va in controtendenza rispetto al dato espresso dall’Istat, che si riferisce al Lazio, e che assegna un media voto di soddisfazione di 6,8.
In ogni caso il dato espresso dall’Agenzia è assolutamente mortificante per Roma e i romani. Più del 50 % di essi, il 52 per la precisione, si dichiara per niente soddisfatto; tra questi le donne sono le più insoddisfatte, a seguire anziani e pensionati. Giovani e studenti, invece, sono coloro che hanno espresso una valutazione sopra la media (attorno al 6,5).
Nel dettaglio, sono i trasporti pubblici quelli che raccolgono le proteste maggiori. Di questo non ci stupiamo affatto visto che i cittadini romani sono sensibilizzati come non mai dai media che evidenziano, tutti i santi giorni, le falle di un sistema oramai al collasso.
Nello specifico Metro e bus sono nell’occhio del ciclone con una media voto di 4,5 per i primi e 5,5 per i secondi. Una bocciatura in piena regola. Ironia della sorte per i tassisti, i quali per decenni sono stati visti come un “problema” dell’urbe, e che godono quest’oggi, di riflesso, di una soddisfazione piena.
Un capitolo a parte merita il dato della raccolta rifiuti e della sicurezza urbana. Vi è un decadimento continuo che si evince dai dati che sono ogni anno sempre più negativi. Insomma, è una discesa agli inferi che merita una attenta considerazione da parte di tutti gli organi istituzionali. Una svolta è da considerarsi necessaria per il bene della Capitale come Roma.
Passando ai dati positivi, i romani sono soddisfatti dell’acqua, giudicata ottimamente, come del resto l’illuminazione stradale. Anche se bisogna menzionare il fatto che Roma ha il problema dell’illuminazione del Grande Raccordo anulare che, faticosamente, dopo più di un anno riuscirà ad essere “acceso” tra un po’ di mesi. Per adesso vi si circola ancora nel buio più totale con tutte le difficoltà che ne scaturiscono.
I fiori all’occhiello sono considerati i parchi e le ville, nonché le farmacie comunali, l’Auditorium e il Palaexpo. Infine c’è da dire che quest’onda lunga di negatività per la qualità della vita necessita di una sterzata che deve interessare l’intera comunità, non solo i nostri rappresentanti istituzionali.
Solo tutti uniti si può immaginare di generare un miglioramento della vita dei romani ed arrivare al prossimo Rapporto con dei dati decisamente più positivi e ritornare alla grandezza che la Caput Mundi merita.