Prosegue la sinergia tra Avis e Anci pugliesi per la promozione e la diffusione della cultura della solidarietà e della donazione di sangue e di emocomponenti in Puglia. Ieri a Bari è stata rinnovata l’intesa siglata nel 2012, con la novità del coinvolgimento diretto del coordinamento Anci Giovani, in una forte azione di sensibilizzazione da realizzare su tutto il territorio regionale, attraverso le amministrazioni locali, con l’obiettivo primario di puntare a raggiungere l’autosufficienza ematica e scongiurare situazioni di emergenza. Saranno organizzate delle Giornate della donazione da svolgere nei Comuni, su base provinciale, entro il prossimo mese di luglio 2018. Erano presenti per Avis, il presidente regionale, Cosimo Luigi Bruno, per Anci Puglia, il presidente, Domenico Vitto, e il coordinatore Anci Giovani, Gianluca Vurchio. “Ancora una volta la sensibilità di ANCI Puglia e l’impegno di Avis Regionale Puglia si fondono in un connubio di solidarietà, con la firma di un protocollo d’intesa attraverso il quale si intende contribuire a garantire l’autosufficienza sangue regionale”, ha commentato Cosimo Luigi Bruno. “Nella nostra regione abbiamo un numero pari a 27,2 donatori ogni mille abitanti, con un totale annuale di circa 108 mila donatori l’anno, di cui pochissimi giovani – gli ha fatto eco Gianluca Vurchio e ha aggiunto – Nel nostro paese, a differenza di altri Stati europei, sangue e plasma non si comprano, possono essere donati e ricevuti solo gratuitamente. Segno evidente di civiltà e di un patrimonio radicato di solidarietà e senso civico da conservare e proteggere. Proprio per proteggere e implementare questo importante gesto nobile e solidale, in questa sede, l’intero coordinamento Anci Giovani, che mi onoro di presiedere e rappresentare, assume l’impegno di organizzare sull’intero territorio regionale, con la collaborazione dell’AVIS pugliese, diverse giornate di donazione di sangue, coinvolgendo direttamente i Sindaci e giovani amministratori pugliesi, per continuare a diffondere nobili gesti verso chi ne ha bisogno”. “La solidarietà, il volontariato, la cultura del dono del sangue, sono esempi di partecipazione attiva alla vita, che bisogna promuovere, diffondere e sviluppare, soprattutto nelle giovani generazioni, per consolidare nelle nostre comunità quella coscienza solidale che diventa il primo vero presidio socio-sanitario fondamentale”, ha concluso Domenico Vitto.