Dopo una lunga attesa (il provvedimento era stato annunciato dopo il Consiglio dei Ministri del 13 maggio u.s.) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”
(GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21)
Il testo bollinato del decreto rilancio contiene 266 articoli in 323 pagine che squadernano le misure messe in campo dal governo per la ripresa dell’economia italiana dopo l’emergenza Covid-19.
Il testo finale ha subito diverse limature dall’approvazione in Consiglio dei ministri lo scorso 13 maggio. È stato introdotto, infatti, lo storno di circa 40 milioni di euro dai rimborsi agli enti locali per lo stop alla rata Irap di giugno e il contributo alle scuole paritarie. Modificata anche la norma sulle proroghe agli stati di emergenza vigenti, escludendo esplicitamente quello Covid-19, vigente ancora per oltre due mesi fino al 31 luglio.
Per quanto riguarda i grandi capitoli di spesa del provvedimento: circa 10 miliardi alla proroga della Cig, 12 miliardi per i pagamenti dei debiti dei Comuni e degli enti territoriali, oltre 4 miliardi al rinnovo del bonus autonomi confermato a 600 euro per aprile e che salirà a 1000 euro a maggio, circa 500 milioni per il sostegno di colf e badanti. Alla Sanità sono destinati interventi per 3,2 miliardi mentre lo stop all’acconto Irap vale circa 4 miliardi. 6 miliardi vanno ai ristori a fondo perduto delle Pmi, 2 miliardi alle imprese perché possano adeguarsi alle norme di sicurezza e quasi 1,5 miliardi per consentire il rientro a scuola in sicurezza e stabilizzare 16mila insegnanti. Previsti anche 2,5 miliardi per turismo e cultura (librerie, musei, cinema, luoghi di cultura, teatri).
Il ministro dell’economia Roberto Gualtietri al TG1 ha sottolineato che “ci sarà il pagamento diretto dei 600 euro a tutti i 4 milioni di lavoratori autonomi che li hanno già avuti e questo pagamento avverrà nell’arco di due, tre giorni al massimo”. Aggiungendo che “da domani sarà possibile fare la domanda per i 1200 euro del bonus baby sitter o per i centri estivi”.
In particolare sono in arrivo 150 milioni per potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa. Le risorse sono destinate ai Comuni per rafforzare, anche in collaborazione con istituti privati, centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo. Si tratta di servizi a supporto delle famiglie rivolti ai bambini e ai ragazzi tra i 3 e i 14 anni. Per pagare il centro estivo si potrà anche utilizzare il bonus baby-sitter raddoppiato a 1.200 euro. Viene poi estesa al 30 luglio la possibilità per il genitore lavoratore di usufruire di un congedo straordinario per i figli rimasti a casa con le scuole chiuse.
Il buono-vacanza, infine, per sostenere le ferie degli italiani in strutture turistiche nazionali riguarderà le famiglie con reddito Isee fino a 40 mila euro. L’importo massimo è di 500 euro per famiglia, (300 se i componenti sono 2 e 150 se è uno solo). Le spese vanno sostenute in un’unica soluzione; l’aiuto arriverà per l’80% sotto forma di sconto anticipato dall’esercente (che a sua volta sarà rimborsato dal fisco con uno specifico credito d’imposta) e per il 20% di detrazione in dichiarazione. La misura vale complessivamente ben 1,7 miliardi, ma gli operatori turistici hanno avanzato forti dubbi sulla sua possibile efficacia.