E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Ristori, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce ulteriori misure di sostegno ai settori produttivi, le cui attività sono state coinvolte dalle disposizioni previste dal Dpcm del 25 ottobre scorso, al fine di tutelare la salute dei cittadini in questa seconda fase dell’emergenza Covid.
Il provvedimento interviene con uno stanziamento di risorse pari a 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati sia al ristoro delle attività economiche interessate che al supporto dei loro lavoratori.
“Con il Decreto Ristori abbiamo stanziato 2,4 miliardi a fondo perduto. In pochissime ore e con un confronto serrato e costante con le associazioni di categoria più coinvolte in questa delicatissima fase, abbiamo ottenuto una misura rapida ed efficace che riguarda 460 mila attività produttive”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
In particolare, il decreto prevede:
- indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, dal 100% al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio. Per alcuni settori specifici, quali ad esempio discoteche e sale ballo, si arriva al 400%;
- credito d’imposta cedibile al 60% per gli affitti commerciali dei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre;
- cancellazione della rata IMU di dicembre per i proprietari e i gestori;
- sospensione del versamento dei contributi previdenziali in favore dei settori oggetto di restrizioni;
- ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione, da usufruire tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021, per cui sono a disposizione 1,6 miliardi complessivi, che si accompagnano al blocco dei licenziamenti;
- sostegni ai lavoratori stagionali e ai settori del turismo, dell’agricoltura e dello sport;
- 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
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Fonte: MISE