Protezione civile, il Viminale subentra nella gestione delle misure legate ai flussi migratori

Con un’ordinanza firmata il 5 novembre 2025, la Protezione civile definisce il passaggio al regime ordinario delle attività avviate durante lo stato di emergenza dichiarato per l’eccezionale aumento dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, individua il Ministero dell’Interno come amministrazione responsabile della prosecuzione degli interventi ancora in corso.

A guidare questa fase sarà il Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, già nominato Commissario delegato nelle precedenti ordinanze, che potrà continuare a utilizzare la contabilità speciale dedicata fino al 10 aprile 2027. L’obiettivo è garantire che le misure avviate durante l’emergenza – dall’organizzazione dell’accoglienza al coordinamento delle strutture territoriali – possano essere completate senza interruzioni.

Alla chiusura della contabilità speciale, le eventuali somme residue confluiranno nel Fondo per le emergenze nazionali, salvo quelle provenienti da fondi specifici, che torneranno alle amministrazioni di origine. Il Ministero dell’Interno dovrà inoltre presentare una relazione alla Protezione civile sull’attività svolta, nel rispetto degli obblighi di rendicontazione previsti dal Codice della protezione civile.

L’ordinanza rappresenta un passaggio formale ma decisivo nella gestione della fase post-emergenziale, segnando il ritorno alla gestione ordinaria dopo oltre due anni di misure straordinarie.