Creare e sviluppare specifiche sinergie volte ad accrescere la diffusione della cultura di protezione civile attraverso iniziative di formazione e informazione che vedano, nel coinvolgimento attivo dei cittadini e nella valorizzazione di competenze e professionalità specifiche, i loro punti di forza. Questi i principali obiettivi della Convenzione sottoscritta dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e dal Presidente dell’Unione Nazionale Pro Loco APS, Antonino La Spina.
In particolare l’accordo, della durata triennale, ha lo scopo di disciplinare la collaborazione tra il Dipartimento e la rete di pro loco e le realtà associative afferenti all’Unione, al fine d’incentivare e mettere in campo tutte le azioni utili ad accrescere la conoscenza delle diverse tipologie di rischi e dei comportamenti di autotutela tra i cittadini. «Siamo lieti e orgogliosi di offrire la piena e fattiva collaborazione dell’Unpli e delle oltre 6200 Pro Loco al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Riteniamo che la radicata presenza delle nostre associazioni nei territori possa costituire un’importante risorsa per lo sviluppo di attività concordate con al centro la crescita della cultura diffusa della protezione civile. Per l’Unione delle Pro Loco, inoltre, si tratta di un ulteriore importante traguardo nell’ articolata rete di collaborazioni avviate con le principali istituzioni italiane», così il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina.
«Azioni che – ha commentato il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio – rivestono un’importanza strategica per il nostro Sistema perché si inseriscono nell’avviato percorso di prevenzione non strutturale che passa anche attraverso le attività di diffusione della conoscenza e della cultura di protezione civile. Il coinvolgimento attivo delle diverse realtà afferenti all’Unione, permetterà altresì di mettere a sistema competenze ed esperienze specifiche che, anche grazie alla presenza capillare sui territori, potranno fornire un efficace supporto alle esigenze dei cittadini e delle singole comunità».
Fonte: Dipartimento della protezione civile