Promuovere l’integrazione, il dialogo interreligioso e interculturale per realizzare una maggiore coesione sociale. Sostenere lo sviluppo delle capacità relazionali dei giovani e la partecipazione delle famiglie nella costruzione e nell’attuazione delle attività di scambio e confronto tra culture. E’ questo l’obiettivo del bando Pon pubblicato la scorsa settimana, che stanzia 50 milioni di euro per progetti d’inclusione sociale e integrazione. Si tratta del penultimo dei bandi del Piano lanciato a inizio anno dal ministro del Miur, Valeria Fedeli, per una scuola aperta, innovativa e inclusiva. I finanziamenti sono volti a contrastare la dispersione scolastica e a sostenere i giovani con cittadinanza non italiana che presentano maggiori difficoltà, ma anche a fare dell’integrazione uno strumento di arricchimento dell’offerta attraverso momenti di formazione sul fenomeno delle migrazioni (dal punto di vista storico, geografico e politico), sulle culture e sulle religioni, attraverso attività ed esperienze rivolte a sviluppare competenze sia comunicative che linguistiche. In fase di programmazione e nella reale messa in atto dei programmi particolare attenzione viene data al coinvolgimento delle famiglie.
Tra le diverse attività sono previsti laboratori di lingua italiana, di musica, di street art, teatro e attività motorie per facilitare l’integrazione attraverso l’universalità del linguaggio creativo e dello sport; corsi di insegnamento o mantenimento della lingua d’origine, anche in collaborazione con le associazioni delle comunità straniere; programmi per lo sviluppo delle competenze digitali come volano d’inclusione sociale e delle abilità legate all’imprenditorialità come forma di orientamento al lavoro, sia dei giovani che degli adulti. Il bando ha come destinatari giovani e adulti con cittadinanza non italiana.
Le scuole e i centri per l’istruzione potranno partecipare singolarmente o in più soggetti. Le reti dovranno comprendere tre scuole e almeno un ente locale, nonché un’associazione senza scopo di lucro con competenze sulle tematiche oggetto del bando. Ogni iniziativa dovrà inoltre prevedere un momento di condivisione con la cittadinanza, anche in sinergia con le Amministrazioni locali, la società civile ed altri soggetti. I progetti potranno essere presentati da scuole statali di ogni ordine e grado, che riceveranno un massimo di 30.000 euro. Sarà possibile salire a 110.000 euro nel caso di programmi condivisi da più scuole. Per i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e le istituzioni scolastiche secondarie di II grado che offrono corsi di istruzione per gli adulti, comprese le sedi carcerarie, il finanziamento massimo potrà essere di 45.000 euro. I programmi potranno essere presentati dal 15 maggio al 3 luglio 2017.