Dopo aver incassato il via libera definitivo alla Camera il Dl Reclutamento è legge e rappresenta un importante tassello delle riforme propedeutiche al PNRR. La svolta è importante: selezioni in 100 giorni, un Portale unico con 15 milioni di nominativi (una sorta di Linkedin) per i bandi ed elenchi speciali per le alte professionalità, mille esperti per aiutare le amministrazioni a realizzare nei tempi opere e progetti del Pnrr. Un intervento sicuramente necessario visto che fino a oggi la norma cardine per lo svolgimento dei concorsi è rappresentata ancora da un DPR del 1994. La prima importante sfida consiste proprio nel reclutamento delle figure necessarie a supportare le amministrazioni locali nell’attuazione del Recovery. Il decreto autorizza infatti l’assunzione di mille esperti, con incarichi di collaborazione, per la gestione di procedure complesse, che potranno essere selezionati dal portale, sul quale dall’autunno saranno pubblicati tutti i bandi di concorso.
Le nuove procedure di selezione sono quelle già introdotte la scorsa primavera, cui si affiancherà il reclutamento attraverso appositi elenchi sul portale di altre specializzazioni (profili con dottorati, master o esperienza triennale in organismi internazionali) e dei professionisti. I contratti legati al Pnrr saranno a tempo determinato (tre anni rinnovabili, e comunque non oltre il 2026), con la possibilità, per chi avrà lavorato al Piano, di un ingresso stabile nella PA. Un ruolo fondamentale sarà svolto dal portale del reclutamento, istituito già nel 2019, ma rimasto finora inutilizzato. Il soggetto che vuole partecipare al concorso potrà iscriversi direttamente al portale sul quale si gestiranno tali istanze e si provvederà alla creazione del fascicolo del candidato, attraverso il quale verranno gestire tutte le operazioni concorsuali, garantendo in tal modo la semplificazione delle procedure e un gran risparmio di tempo.
Un ulteriore impulso all’accelerazione delle procedure verrà anche dalle assunzioni di personale altamente specializzato a tempo determinato, per la cui selezione, così come per il conferimento di incarichi professionali, saranno istituiti appositi elenchi gestiti dal dipartimento della funzione pubblica. A questi elenchi potranno iscriversi i soggetti in possesso di laurea magistrale o specialistica e, in alternativa, al dottorato di ricerca, master di secondo livello o un’esperienza di almeno tre anni in enti pubblici nazionali, oppure in organismi internazionali. Nell’elenco degli incarichi possono iscriversi professioni iscritti all’Albo e non ancora pensionati. Per accedervi verranno valutati i titoli, riducendo ulteriormente le prove con solo scritto ed effettuando lo stesso in forma decentrata. Tali modalità di reclutamento possono essere adottate anche dalle amministrazioni non interessate alla realizzazione dei progetti previsti dal PNRR. A regime, pertanto, le pubbliche amministrazioni potranno successivamente applicare modalità semplificate di svolgimento delle prove concorsuali, vale a dire:
-nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale lo svolgimento di una sola prova scritta e di una prova orale;
-l’utilizzo di strumenti informatici e digitali e, facoltativamente, lo svolgimento in videoconferenza della prova orale;
-una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti, al fine dell’ammissione alle successive fasi concorsuali, per i concorsi relativi a profili qualificati dalle amministrazioni, in sede di bando, a elevata specializzazione tecnica. Le procedure concorsuali potranno svolgersi anche attraverso concorsi pubblici unici.