Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato due nuovi avvisi pubblici per un valore complessivo di 140 milioni di euro, destinati a sostenere la migrazione al Polo Strategico Nazionale (PSN) di Pubbliche Amministrazioni centrali, aziende sanitarie locali e ospedaliere. L’iniziativa rientra nella Misura 1.1 “Infrastrutture digitali” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e mira a rafforzare la sicurezza e l’efficienza delle infrastrutture digitali pubbliche.
Potranno presentare domanda anche istituti di ricerca e istituti zooprofilattici sperimentali che non abbiano già beneficiato di precedenti finanziamenti per la migrazione in cloud. Le richieste dovranno essere inviate attraverso la piattaforma PA Digitale 2026 (padigitale2026.gov.it) entro le ore 23.59 del 5 dicembre 2025.
Gli interventi si inseriscono nel quadro della Strategia Cloud Italia, elaborata dal Dipartimento per la trasformazione digitale insieme all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il piano prevede di accompagnare circa il 75% delle amministrazioni pubbliche italiane nella migrazione dei propri dati e applicativi verso infrastrutture cloud sicure entro il 2026, in coerenza con gli obiettivi del PNRR.
Aspetti tecnici comuni
Il finanziamento sostiene la migrazione dei dati e dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni verso il Polo Strategico Nazionale (PSN), infrastruttura cloud qualificata e ad alta affidabilità prevista dalla Strategia Cloud Italia.
Gli avvisi definiscono requisiti tecnologici e contrattuali precisi: stipula del contratto con il PSN, tempistiche di completamento e modalità di migrazione “full migration”, cioè il trasferimento completo di dati e servizi.
Non sono ammissibili spese già oggetto di altri contributi pubblici, per evitare il doppio finanziamento. Le domande devono essere presentate online attraverso la piattaforma PA Digitale 2026.
I servizi da migrare sono classificati come ordinari o critici secondo la tassonomia dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), e le modalità operative devono rispettare criteri di sicurezza e resilienza propri del cloud qualificato.
Specificità per le PA centrali
L’avviso dedicato alle amministrazioni centrali prevede una dotazione finanziaria più consistente, destinata ad accelerare la migrazione di dati e servizi strategici verso il PSN.
Le amministrazioni possono aderire per avviare il percorso o perfezionare una migrazione già in corso, ampliando il numero di servizi trasferiti.
Sono ammissibili le attività di contrattualizzazione con il PSN, la migrazione completa dell’infrastruttura, dei dati e delle applicazioni verso ambienti cloud qualificati conformi ai requisiti di AgID e ACN.
Le tempistiche per la sottoscrizione dei contratti e la realizzazione delle attività variano in base all’importo del finanziamento riconosciuto, con scadenze predefinite per l’attivazione del servizio.
Specificità per ASL e AO
Per le aziende sanitarie locali e ospedaliere è previsto un avviso specifico con una dotazione di circa 35 milioni di euro, rivolto anche a aziende ospedaliere universitarie e IRCCS pubblici.
L’obiettivo è la migrazione completa dei sistemi, applicazioni e dati verso ambienti cloud qualificati attraverso il PSN.
Le domande dovevano essere presentate entro una data definita e le attività dovranno essere completate entro il 31 marzo 2026, in coerenza con le scadenze del PNRR.
Il finanziamento è erogato in forma forfettaria e in un’unica soluzione, calcolata in base alla dimensione dell’ente e alla tipologia e quantità di servizi migrati.
Modalità tecniche di migrazione
La “full migration” prevede che i servizi vengano trasferiti integralmente verso l’infrastruttura PSN, senza mantenere componenti operative in sistemi locali non qualificati.
Le destinazioni ammissibili includono il PSN o altre infrastrutture pubbliche qualificate secondo gli standard di sicurezza.
I fornitori devono essere certificati in base ai criteri AgID e ACN, e le amministrazioni devono stipulare il contratto con il PSN entro termini prefissati.
Non è prevista la cumulabilità dei fondi con altri avvisi per le stesse spese, e tutte le attività devono essere completate entro le scadenze previste, in genere non oltre il primo trimestre 2026.
Fonte: Dipartimento per la Trasformazione Digitale