Tra le 50 Pmi innovative di quattordici Paesi europei quattro sono Italiane. Sono le aziende che si sono aggiudicate i fondi dell’ultimo bando ad hoc del maxi-programma europeo di ricerca Horizon 2020. Ciascuno dei 47 progetti vincitori riceverà fino a 2,5 milioni di euro (5 milioni nel caso di progetti legati alla salute), con l’obiettivo di riuscire a lanciare il proprio prodotto sul mercato.
Delle 553 proposte ricevute dalla Commissione europea la Spagna fa la parte del leone con il maggior numero di beneficiari (14), seguita dalla Germania (8), poi da Francia (6) e Finlandia (5). In Italia, che in questa tornata di finanziamenti si piazza al quinto posto, un’azienda di Cremona propone la soluzione per il recupero di fosfati dalle polveri usate degli estintori (PHOSave), una vicino Bologna lavora ad un processo di produzione superveloce di elementi di fissaggio in titanio per l’industria automobilistica (progetto PROFIT), mentre un team che riunisce un’impresa di Minerbre (Verona) e una di Rovereto, impiega un processo per l’imbottigliamento di vino senza ossigeno (progetto RICaMo).
Dopo quest’ultimo round di finanziamenti, lo ‘strumento per le Pmi’ di Horizon 2020 dal suo lancio a gennaio 2014 ha erogato fondi ad un totale di 406 aziende europee, soprattutto in Spagna (70), Gran Bretagna (49) e poi Italia (45).