I Sindaci dei piccoli Comuni dovrebbero averla spuntata. Grazie a un emendamento al decreto Fiscale, l’indennità dei primi cittadini degli enti di piccole dimensioni saranno elevate sino a 1400 euro al mese. Aveva già anticipato la notizia il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al termine dell’incontro della delegazione dei Sindaci con il premier Conte e il Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri. Confermata poi da Roberto Pella, vicepresidente vicario dell’Associazione: “Abbiamo affrontato e ottenuto rassicurazioni anche riguardo alle indennità dei Sindaci che guidano i piccoli Comuni – ha commentato – Indennità davvero irrisorie, in molti casi minori per entità del reddito di cittadinanza. E che evidentemente non ripagano, ma che quasi offendono la dignità, di Sindaci garanti davanti alle loro pur piccole comunità di responsabilità molto serie e gravose. Ecco perché – ha aggiunto – sempre più frequentemente in alcuni Comuni non si trovino candidati a Sindaco nelle elezioni amministrative”. Interessati al provvedimento tutti i Comuni con popolazione sotto i 5000 abitanti. Si tratta complessivamente di 5770 enti, di cui 1.133 tra i 3mila e i 5mila abitanti e 4367 di quelli con meno di 3mila abitanti. Corrispondenti, al 69% dei Comuni italiani per una popolazione totale di circa 10 milioni di persone, ovvero il 17% di quella nazionale. Dunque, un risultato importante per il sistema degli enti locali, poiché attualmente il valore delle indennità erogate si aggira sui 1.291,14 euro lordi per i Comuni con meno di mille abitanti, da mille a 3mila abitanti si sale a 1.446, da 3mila a 5mila abitanti si arriva a 2.169, mentre il massimo è di 7.798,50 euro per le città con più di 500mila abitanti.