Niente strade, niente turismo: senza infrastrutture il Belpaese resta fermo. E’ fondamentale l’internazionalizzazione del Mezzogiorno e il suo completo inserimento nella rete dei corridoi trans-europei. La creazione di un sistema dei trasporti e della logistica serio vuol dire accelerare la rincorsa del Sud. E qualcosa si sta muovendo.
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.179 del 1 agosto la Delibera n. 14 del 4 aprile 2019 del Comitato interministeriale per la programmazione economica, recante “Fondo sviluppo e coesione 2014- 2020. Patti per lo sviluppo delle regioni meridionali. Assegnazione risorse al Piano straordinario di messa in sicurezza delle strade nei piccoli comuni”.
Con questa delibera il Cipe, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, dispone una nuova assegnazione di 80 milioni di euro, in favore delle regioni del Mezzogiorno per un importo di 10 milioni di euro per ciascuna regione ad integrazione dei rispettivi Patti per lo sviluppo. Le risorse sono allocate nell’Area tematica infrastrutture, alla linea di intervento denominata «Messa in sicurezza di infrastrutture esistenti», e destinate all’attuazione di un «Piano straordinario di messa in sicurezza delle strade nei piccoli comuni delle aree interne» finalizzato ad interventi straordinari riguardanti le strade secondarie a gestione comunale, a favore dei comuni con una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti.
L’assegnazione delle risorse a ciascuna regione, avverra’ attraverso la stipula di un «Atto aggiuntivo» al Patto per lo sviluppo della regione medesima, sottoscritto dalle competenti Autorita’ politiche, nello specifico il Ministro per il Sud e il presidente della regione, entro il 31 dicembre 2019. L’Atto aggiuntivo verra’ predisposto sulla base della presentazione, da parte delle regioni del Sud, di specifici progetti per la realizzazione dei suddetti interventi straordinari da parte dei piccoli comuni del territorio regionale. I progetti, per essere inseriti nell’Atto aggiuntivo, dovranno essere trasmessi entro e non oltre il 30 novembre 2019 e dovranno essere corredati di schede tecniche relative a: soggetto attuatore, modalita’ di attuazione, fonti finanziarie che concorrono alla realizzazione e cronoprogramma finanziario e procedurale dell’opera.
La mancata stipula dell’Atto aggiuntivo entro il termine indicato del 31 dicembre 2019 comporta la revoca dell’assegnazione in oggetto. Le risorse eventualmente revocate torneranno nella disponibilita’ della Cabina di regia FSC che ne disporra’ la successiva riprogrammazione, ai sensi del comma 703, art. 1, della legge n. 190 del 2014.
In relazione all’assegnazione la dotazione finanziaria di ciascun Patto, come indicato dalle citate delibere n. 26 del 2016 e n. 95 del 2017, è pertanto così rideterminata:
Regione Abruzzo: 763,4 milioni di euro;
Regione Basilicata: 575,2 milioni di euro;
Regione Calabria: 1.208,7 milioni di euro;
Regione Campania: 2.790,2 milioni di euro;
Regione Molise: 432 milioni di euro;
Regione Puglia: 2.081,5 milioni di euro;
Regione Sardegna: 1.519,6 milioni di euro;
Regione Siciliana: 2.330,4 milioni di euro.
L’articolazione finanziaria annuale della presente assegnazione è data dal seguente profilo:
anno 2019 – 12 milioni di euro;
anno 2020 – 68 milioni di euro.
Le modalità attuative e di monitoraggio degli interventi saranno svolte come da delibera CIPE n. 25 del 2016 e successiva circolare del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno n. 1 del 2017.
Dell’assegnazione si tiene conto nel calcolo complessivo del rispetto del criterio normativo di riparto percentuale dell’80 per cento al Mezzogiorno e del 20 per cento al Centro-Nord, in relazione alla dotazione complessiva del FSC 2014-2020.