Nelle angosciose giornate che sta vivendo l’Italia per l’epidemia in corso il lavoro agile potrebbe essere l’unico strumento per permettere la prosecuzione di almeno una parte delle attività lavorative e limitare i danni all’economia nazionale.
Con il Dpcm del 23 febbraio 2020, il Governo è, infatti, intervenuto per rendere più immediato il ricorso allo smart working, o “lavoro agile”, nelle aree considerate a rischio per l’emergenza Coronavirus.
In tali aree, per favorire il normale svolgimento dell’attività lavorativa, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri consente, in via straordinaria, l’attivazione dello smart working anche in assenza dell’accordo individuale.
In questi casi, nella procedura telematica l’accordo individuale è sostituito da un’autocertificazione che il lavoro agile si riferisce ad un soggetto appartenente a una delle aree a rischio. Nel campo “data di sottoscrizione dell’accordo”, va inserita la data di inizio dello smart working.
Su questo solco tutti i dipendenti del comune di Milano potranno lavorare da casa sino al termine delle misure emanate dal Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia per contrastare la diffusione del Coronavirus. Lo ha comunicato Palazzo Marino in una nota. Il provvedimento è della Direzione generale e prevede la possibilità di accesso allo smart working per tutti dipendenti, compatibilmente con il regolare svolgimento delle attività e dei servizi. Lo svolgimento dello smart working era stato predisposto inizialmente solo per i dipendenti residenti nella zona rossa, i dieci comuni del Lodigiano focolaio, ma ora la possibilità si estende ora a tutti i dipendenti.
Chi vorrà lavorare in modalità smart working e potrà presentare domanda direttamente ai propri Direttori di riferimento; le richieste saranno valutate nell’ottica di assicurare la continuità e la regolare funzionalità dei servizi da parte dell’ente, anche attraverso la rotazione del personale in organico, lasciando inalterati i servizi di sportello per i cittadini e la normale attività amministrativa.