“Obiettivo prioritario è accelerare la crescita dell’utilizzo dei fondi per la coesione, quelli strutturali e dei patti per il Sud”. Questo il commento rilasciato dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in relazione ai trecento milioni di euro del Patto per il Sud destinati ai progetti di riqualificazione urbana, ai presidi di legalità come la cittadella giudiziaria di Catania e agli enti di culto. Più della metà delle risorse disponibili (163mln) andranno ai Comuni per la riqualificazione di opere che ricadano nell’area urbana. Risorse che dovranno coprire 219 progetti, 72 già finanziati. Altri 76 milioni andranno agli enti di culto per 119 progetti, trenta dei quali già finanziati, per la salvaguardia monumentale e architettonica come, ad esempio, il progetto di restauro della chiesa di San Sebastiano a Palazzolo Acreide, patrimonio dell’umanità. Ma i fondi saranno destinati anche alle parrocchie che vogliono realizzare oratori e laboratori per l’infanzia soprattutto nei quartieri disagiati. “La giunta regionale – ha precisato Musumeci – ha definito enti di culto anche quelli riferibili a tutte le religioni presenti nell’Isola”. Infine, 60 milioni sono destinati ai presidi di legalità, tra cui le caserme dei carabinieri, compreso il comando di Palermo, e la cittadella giudiziaria di Catania che da sola vale 40 milioni. Dei 18 progetti di cui si dispone, sei sono già finanziati. Non viene trascurata neppure la riqualificazione della rete viaria: 2 milioni di euro sono destinati al catasto delle strade siciliane, affidato alla Protezione civile, insieme all’assessorato alle Infrastrutture e alle ex province, per realizzare una banca data completa e aggiornata sullo stato di salute delle statali e provinciali: “Un lavoro che richiederà un anno di tempo e avremo un quadro completo per sapere su quali arterie intervenire e con quale tempistica”, ha concluso Musumeci.