Ricominciare dallo sport per promuovere gli stili di vita sani e attivi, il benessere fisico e mentale. Dal 23 al 30 settembre torna l’appuntamento annuale con la Settimana europea dello sport, l’iniziativa lanciata dalla Commissione europea nel 2015, e gestita dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con Sport e Salute, che anche quest’anno coinvolgerà l’Italia insieme a oltre 40 Paesi UE ed extra UE. Quest’anno la manifestazione sostiene e accompagna la ripresa dell’attività sportiva come auspicio per il ritorno alla normalità, in una fase in cui è comunque fondamentale rispettare le attuali restrizioni e il distanziamento sociale imposti a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso.
Il palinsesto prevede numerose proposte di eventi, appuntamenti e attività che sarà possibile seguire in alcuni casi in presenza, in alternativa sui canali web e social di Sport e Salute e attraverso gli hashtag ufficiali della manifestazione. Oltre ai grandi campioni dello sport che porteranno le loro testimonianze, interverranno l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) per sensibilizzare i giovani partecipanti sull’importanza e sui benefici legati ad un’alimentazione sana e corretta.
Tra le diverse iniziative in programma anche un ciclo di 5 webinar tematici rivolti ai ragazzi delle scuole primarie e superiori, che traggono ispirazione dai valori legati alle iniziali della parola SPORT: Salute, Perseveranza, Obiettivi, Resilienza, Tenacia. Sarà dunque un’edizione particolare, caratterizzata prevalentemente sulla promozione dei benefici derivanti da una corretta attività fisica, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza della pratica sportiva per la salute, il benessere pscicofisico e la crescita personale soprattutto dei giovani che saranno chiamati a costruire l’Europa del futuro. Dallo sport, infatti, scaturiscono azioni e riflessioni per trasformare e migliorare le nostre società grazie ai valori universali di rispetto, dialogo e comprensione, riconosciuti in tutto il Mondo, da popoli e culture diversi.
L’ONU sostiene il ruolo dello sport attraverso il suo linguaggio universale, i suoi valori di universalità e armonia, nel raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile: economia verde, resilienza delle città, salubrità degli ambienti. Ed è con questo presupposto che nel 2017 l’Unesco, durante la sesta conferenza internazionale dei Ministri e alti funzionari responsabili per l’educazione fisica e lo sport, ha reso operativo il piano di Kazan, un accordo globale che inserisce la pratica sportiva negli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
“Lo sport interviene su molti dei goal fissati: garantisce una vita sana e promuove il benessere di tutti, garantisce istruzione di qualità, uguaglianza di genere, promuove la crescita economica e il lavoro dignitoso, riduce le disuguaglianze tra i paesi, rende le città resilienti, sicure e sostenibili ed infine, promuove le società pacifiche – recita il testo dell’accordo – È un’opportunità unica per i Paesi e le organizzazioni sportive di tutto il mondo. Il contributo dello sport allo sviluppo umano è unico”.
Fonte: Agenzia per la coesione territoriale