Ai blocchi di partenza il programma di sviluppo della Basilicata. La prima riunione del Tavolo istituzionale si è svolta a Palazzo Chigi, presenti: il premier Giuseppe Conte; il sottosegretario al Mise, Mirella Liuzzi; l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri, in qualità di soggetto attuatore; il presidente della Regione Vito Bardi; i Sindaci di Potenza, Mario Guarente, e di Matera, Raffaello De Ruggieri; i prefetti di Potenza, Annunziato Vardè, e di Matera, Rinaldo Argentieri, oltre ai tecnici dei vari Ministeri competenti. “Sono stato più volte in Basilicata in questi mesi. Oggi – ha dichiarato il Presidente Conte – anche per questa regione parte finalmente l’iter per individuare, insieme a tutti gli stakeholders locali, una prima tranche d’interventi strategici, di progetti sostenibili e investimenti da attuare con la sottoscrizione del Contratto istituzionale di sviluppo. Una nuova importante occasione di crescita per tutto il territorio regionale”. Sono 156 le proposte che saranno oggetto di valutazione, provenienti da 78 attori pubblici e privati. Tra questi: 64 Comuni; le due province, una associazione di Comuni, cinque associazioni e Fondazioni, cinque imprese e il Cnr. Le proposte riguardano principalmente interventi per il rafforzamento dall’attrattività turistica come la riqualificazione dei centri storici, la valorizzazione del patrimonio ambientale. Ci sono poi progetti per il potenziamento infrastrutturale e anche per le connessioni logistiche e le strutture di servizi.
Seguiranno prossimamente altre riunioni per esaminare i programmi già attivati e dotati di copertura finanziaria; per analizzare i livelli di progettazione delle proposte avviate e il loro stato di avanzamento; per decidere infine gli ulteriori interventi strategici fra quelli proposti dal territorio. All’esito di questa fase il Cipe stanzierà la necessaria copertura finanziaria. L’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, ha ricordato che: “Per la valutazione dei progetti che rientreranno nel Cis Basilicata verranno applicati i criteri già usati per gli altri Contratti: i progetti dovranno essere strategici, ovvero collegati allo sviluppo possibile del territorio; cantierabili nel breve periodo e addizionali, il che significa non finanziati da altri fondi. A quel punto, si potrà definire un primo gruppo d’interventi”.