Forse, l’Europa si è accorta che norme troppo complesse e farraginose ostacolano gli investimenti e l’acquisizione degli stessi fondi comunitari. Ecco perché i ministri dell’Unione hanno dato il via libera alla revisione/semplificazione delle regole sull’uso dei fondi strutturali, il cosiddetto ‘pacchetto Omnibus’. Il Consiglio, infatti, ha dato il suo placet al regolamento che modifica l’attuale quadro finanziario normativo e una serie di regole per i programmi pluriennali Ue che riguardano diversi settori, compresa la politica di coesione.
“Le nuove norme renderanno la vita più facile a tutti – ha esultato il ministro delle finanze austriaco, Hartwig Loeger, a nome della presidenza di turno dell’Unione – in particolare saranno i beneficiari minori dei fondi a godere dei miglioramenti, che includono accordi più semplici per i rimborsi”. Il Parlamento europeo ha approvato il testo il 5 luglio scorso. Il regolamento entrerà in vigore dal terzo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, e verrà quindi applicato a partire dal periodo di programmazione in corso 2014-2020. Fra i cambiamenti introdotti, da segnalare una maggiore attenzione ai risultati piuttosto che alle verifiche delle spese e una semplificazione nei controlli. Inoltre, per i beneficiari sarà più semplice combinare diverse fonti di finanziamento con i fondi.