“La firma definitiva all’Aran del nuovo contratto per il comparto funzioni centrali, apripista per tutti gli altri, è il giusto coronamento di un percorso virtuoso avviato il 10 marzo 2021, con il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato con i sindacati a Palazzo Chigi. Un traguardo importante che mi rende orgoglioso, innanzitutto per il suo alto valore simbolico: riconosce al capitale umano pubblico la centralità che gli spetta e che ha largamente dimostrato durante i mesi più drammatici della pandemia, garantendo la tenuta dei servizi e della comunità.
Gli aumenti e gli arretrati in arrivo rappresentano una boccata d’ossigeno per i lavoratori, in un momento caratterizzato da un generalizzato aumento dei prezzi. E le novità normative sono puntelli cruciali alla riforma del pubblico impiego prevista dal Pnrr: il nuovo ordinamento professionale con la quarta area per le elevate professionalità, la valorizzazione della formazione e del merito, la regolazione dello smart working.
La rivoluzione del lavoro pubblico è in corso. Adesso avanti, con la stessa determinazione, per chiudere i contratti della sanità e degli enti locali”.
Lo ha affermato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, commentando la firma finale all’Aran del nuovo contratto per il comparto funzioni centrali, riferito al triennio 2019-2021.
Naddeo (Aran): “Firma di tutti i sindacati motivo di grande soddisfazione”
“Un percorso iniziato l’estate 2021, tante riunioni, contrasti, richieste alle volte impossibili, conflitti, mediazioni e compromessi, ma tutti, Aran e sindacati, impegnati a raggiungere l’obiettivo finale: la firma del contratto” ha dichiarato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo. “Per l’Aran devo ringraziare la dott.ssa Marongiu e il dott. Mastrogiuseppe, senza di loro sarebbe stato impossibile raggiungere il risultato finale. Ovviamente un grazie ai loro staff, dirigenti e funzionari bravissimi. Poi ai tecnici dell’informatica che hanno consentito collegamenti perfetti in videoconferenza. Un bel lavoro di squadra. E poi ai miei amici sindacalisti. E li ringrazio uno ad uno, senza di loro, senza la loro competenza, senza la loro rappresentanza dei lavoratori, non ci sarebbe un contratto di lavoro. Infine, un pizzico di orgoglio personale, la firma di tutti i sindacati presenti al tavolo rappresenta per me motivo di grande soddisfazione”.
Fonte: Ministero per la Pubblica Amministrazione