Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno approvato, con Delibera n. 13/SSRRCO/REF/2025, la Relazione sul costo del lavoro pubblico 2025, finalizzata a fornire al Parlamento un quadro informativo organico sul costo del lavoro pubblico ai sensi dell’art. 60 del decreto legislativo n. 165/2001. L’analisi è stata, inoltre, contestualizzata nel tessuto delle disposizioni normative che hanno dato attuazione alle politiche pubbliche di settore, per valutarne gli effetti rispetto agli obiettivi prefissati e cogliere le ragioni di una nuova fase di trasformazione del lavoro pubblico.
I giudici contabili evidenziano, in primo luogo, che nei dati più recenti di contabilità nazionale, la spesa per i redditi da lavoro dipendente nelle pubbliche amministrazioni raggiunge l’importo complessivo per il 2025 di 201 miliardi di euro, con un incremento del 2,3% rispetto all’anno precedente. La spesa si prevede in leggera crescita anche negli anni 2026 (+2,4%), 2027 (+0,5%) e 2028 (+1,7%), sulla base degli importi già destinati ai prossimi rinnovi contrattuali dalla legge di bilancio per l’anno 2025.
A fronte dei risultati ottenuti di rallentamento della spesa complessiva per effetto delle misure restrittive adottate per contrastare la crisi del 2008, si sono determinati taluni effetti negativi in termini di qualità del capitale umano che, tra l’altro, a causa del mancato ricambio generazionale durato circa un decennio, denota un invecchiamento.
Le assunzioni di personale avvenute nel corso degli ultimi anni, anche sulla spinta delle azioni collegate alla realizzazione degli obiettivi previsti dal PNRR, iniziano a mitigare tali effetti. Tuttavia, per poter assistere a un concreto miglioramento misurabile anche attraverso l’abbassamento dell’età media, sarà necessario attendere ancora alcuni anni.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa della Corte dei Conti
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