“Con lo sblocco completo delle sostituzioni di chi va in pensione abbiamo l’occasione di inserire tante forze fresche nella Pa senza costi aggiuntivi. Una chance unica per un rilancio della macchina dello Stato, nel segno della qualità e dell’innovazione”. Con queste parole il Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone annuncia in un post su Facebook lo sblocco completo del turn over nella Pa ed aggiunge: “Nei prossimi tre anni immetteremo circa mezzo milione di persone”.
Il turnover, dunque, torna al 100% anche per gli statali in senso stretto. La precedente manovra aveva rinviato al 15 novembre, venerdì prossimo, lo sblocco delle assunzioni nei ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Dopo anni di sbarramenti, in ottica spending review, cadono gli ultimi paletti al ricambio del personale, per cui la spesa per chi esce potrà essere interamente riversata su nuovi ingressi. Anzi nelle Regioni, prevede un decreto ad hoc, si potranno fare ancora più assunzioni, ancorandole a parametri diversi dai pensionamenti.
In particolare le previsioni del ministero guidato da Fabiana Dadone sono che dal prossimo anno la pubblica amministrazione assumerà circa 150 mila persone nella media dei dodici mesi. Dati che rispondono a un turnover tornato di nuovo al 100% in tutti gli uffici pubblici. Numeri a cui si devono aggiungere gli ingressi extra finanziati con le passate manovre. Complessivamente, sommando tutto, si dovrebbe arrivare a 450-500 mila entrate nell’arco di tre anni.