Il decreto fiscale diventa ‘omnibus’ e viene depositato dal Governo in Commissione Finanze del Senato. Via il condono, dunque, e al suo posto la sanatoria degli errori formali. Ma anche tassa dell’1,5% sui Money Transfer, Fondo per le calamità, detassazione per le sigarette elettroniche, rinnovo del bonus bebè e misure per Campione d’Italia dopo il fallimento del casinò. Sono sei i capitoli contenuti nell’emendamento ‘omnibus’ al decreto fiscale messo a punto da maggioranza e governo depositato in commissione Finanze del Senato.
Arriva con il decreto fiscale il rinnovo del bonus bebè per i nati 2019, inizialmente previsto con la manovra. La misura è contenuta nel decreto ‘omnibus’ depositato in commissione Finanze del Senato. Prevista una maggiorazione dell’assegno del “20% per ogni figlio successivo al primo”. La misura vale 440 milioni in 2 anni. Confermate le due soglie di reddito per l’assegno che sarà di 80 euro al mese per le famiglie con Isee fino a 25mila euro e raddoppiato con Isee sotto i 7mila euro. Il bonus vale per il primo anno di vita o di ingresso in famiglia dopo l’adozione.
Rate meno ‘pesanti’ per chi aderisce alla rottamazione ter. La commissione Finanze del Senato ha approvato l’emendamento M5S che consente il pagamento di importi più bassi aumentando da 10 a 18 il numero complessivo delle rate, con le scadenze che passano da 2 a 4 l’anno dal 2020. Nel 2019 si pagheranno quindi 2 rate ciascuna del 10% dell’importo (il 31 luglio e il 30 novembre). Poi ci saranno altre 18 rate, con 4 appuntamenti l’anno, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.