Avere più tempo a disposizione per sé stessi senza più le ansie e gli impegni legati al lavoro, al mutuo e al dover crescere una famiglia, con la serenità di una stabilità economica maturata dopo anni di sacrifici. Essere nonni, nel terzo millennio, è tutto questo. Ma anche molto altro. Lo sanno le migliaia di over 65 che hanno deciso di iniziare una nuova vita trasferendosi all’estero o aprendo una nuova attività.
Secondo una ricerca della camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat e Registro Imprese, lo scorso anno sono stati 5mila gli over 65 che hanno trasferito la residenza all’estero, alla ricerca di un clima migliore e una diversa qualità della vita o anche semplicemente per ricongiungersi a figli e nipoti che hanno fatto fortuna all’estero. In pratica 3,7 ogni 10mila residenti.
Roma, Milano e Napoli, in numeri assoluti, sono i capoluoghi dove si sono registrati più trasferimenti all’estero di italiani che hanno superato il sessantacinquesimo anno di età, con rispettivamente 389, 266 e 182 casi. L’indice è invece più alto a Imperia, Agrigento e Vibo Valentia, dove gli over 65 che hanno preso residenza fuori dai confini nazionali sono più di 10 ogni 10mila residenti. Le destinazioni più gettonate sono Germania, Svizzera, Argentina, Francia e Stati Uniti.
Altri 7mila, invece, sono rimasti in patria, ma hanno deciso di rimettersi in gioco aprendo una nuova impresa. Tra le aziende individuali iscritte nel 2014, si tratta del 3,9% dei casi.
Gli over 65 più intraprendenti, dal punto di vista imprenditoriale, sono a Roma, a Milano e Torino ma, in relazione al totale delle nuove iscritte, gli indici più elevati si registrano a Matera (dove le nuove iscrizioni con titolare ultra sessantacinquenne rappresentano il 7,6% contro il 3,9% della media nazionale), Chieti e Teramo (7,3% e 7%).